Tortona/Coop: due mesi di lotta dei S. I. Cobas

La COOP vanta -nella sua pubblicità- un codice etico che varrebbe per tutte le merci, comprese le prestazioni lavorative. Ma i lavoratori del centro logistico di Tortona, che da anni movimentano carichi di deperibili per 10 ore al giorno e 5,50 euro all’ora, non sembrano convinti che l’etica sbandierata corrisponda alla realtà.
Trancemedia.eu segue la storia di questo confronto, a partire dal presidio COOP Alessandria il 5 dicembre 2019.
(Aggiornamenti scendendo verso il basso, ultimo aggiornamento: 22 gennaio 2020 – i testi qui sotto condensano i comunicati sindacali S.I. COBAS)

5 dicembre 2019
[COOP] Lavoratori licenziati Clo occupano il supermercato di Alessandria, nessuna risposta dal gigante GDO che pubblicizza il “codice etico”: la lotta continua, solidarietà da tanti soci, lavoratori e realtà dell’alessandrino

Oggi 5 dicembre, i lavoratori Clo del magazzino logistico Coop di Tortona hanno occupato simbolicamente il supermercato Coop di Alessandria con tende e coperte, a simboleggiare la grave situazione in cui versano le loro famiglie dopo più di 20 lettere di licenziamento inviate dalla “cooperativa di sinistra” Clo la scorsa settimana a tutti i lavoratori iscritti al sindacato.

Denunciamo lo sfruttamento e la repressione della Clo, che licenzia più di 20 lavoratori alle soglie del Natale, per la loro partecipazione a degli scioperi legalmente indetti per migliorare le condizioni di lavoro e di vita di tutte le centinaia di colleghi nel magazzino Coop.

Denunciamo il comportamento di Coop, che non si preoccupa dello sfruttamento dei lavoratori e della discriminazione anti-sindacale nei suoi magazzini, nonostante il “codice etico” con cui da sempre fa pubblicità ai clienti e fidelizza i suoi soci.

Denunciamo il comportamento delle istituzioni che trattano le ragioni e la protesta dei lavoratori come un “problema di ordine pubblico”, manganellando gli scioperanti, gasandoli con candelotti lacrimogeni e notificando ieri il primo di 8 annunciati fogli di via dal comune di Tortona agli operatori sindacali.

Affermiamo fin da ora che non accettiamo l’atteggiamento anti-democratico del questore di Alessandria, che pensa di impedire l’organizzazione dei lavoratori nella provincia Alessandrina con l’uso indiscriminato di misure repressive risalenti addirittura al periodo fascista.

Riteniamo questo e gli ulteriori fogli di via che ci vorranno notificare illegittimi e non li accetteremo.

I lavoratori non vogliono passare il Natale per strada con le loro famiglie per colpa di Clo e Coop, inoltre non si fanno spaventare dall’attacco dello Stato alle libertà sindacali e al diritto di sciopero.

Perciò, le proteste dal magazzino Coop di Tortona e nei supermercati Coop continueranno, finché tutti i lavoratori licenziati politici Clo non saranno reintegrati e i lavoratori nel magazzino Coop non potranno organizzarsi liberamente per migliorare le condizioni di lavoro e di vita.

Lavoratori S.I. COBAS Alessandria – www.sicobas.org

Aggiornamento 7 dicembre 2019

12 dicembre 2019
Un articolo di Giovanni Iozzoli su Carmillaonline.com

L’ALLARME DEMOCRATICO (QUELLO VERO)

13 dicembre 2019

ALTRO COLPO DEI LAVORATORI LICENZIATI CLO NEL MAGAZZINO DELLA LOGISTICA COOP

Stanotte, nel polo logistico di Rivalta Scrivia (AL) ha segnato un altro colpo l’ennesima protesta dei lavoratori licenziati Clo, davanti ai cancelli del magazzino della logistica Coop.

Anche stavolta, la protesta è stata sostenuta da diverse decine di lavoratori e solidali provenienti da varie città.

Dalle 3 di notte, la forza delle ragioni dei licenziati ha tenuto fermi un centinaio di camions carichi di merci fino alle 10 di mattina, nonostante le minacce di sgombero della questura che però ha dovuto desistere di fronte al grande numero di partecipanti alla protesta.

La stessa Clo ha dovuto chiedere un incontro al S.I Cobas per poter migliorare ancora le proposte discusse nell’ultimo incontro in prefettura.
Pur nella diffidenza che la Clo possa soddisfare la rivendicazione dei licenziati di reintegro per tutti dopo un anno intero di continua e pesante repressione anti-sindacale, il S.I. Cobas ha accettato di incontrare la cooperativa.
Intanto, domani sabato 14 dicembre alle ore 15 ci sarà l’importante assemblea pubblica presso la Casa del Quartiere di Alessandria, per rilanciare la lotta dei lavoratori e organizzare le iniziative già in discussione insieme ai cittadini e alle realtà solidali: innanzitutto, la campagna di boicottaggio della Coop.
I lavoratori licenziati Clo ringraziano tutti i compagni del sindacato e solidali che si sono uniti a loro in questa altra grande giornata di lotta contro i licenziamenti politici, per la libertà sindacale e il diritto di sciopero.
LAVORATORI S.I. COBAS

14 dicembre 2019
Iniziata l’assemblea pubblica a Alessandria tra i lavoratori Clo licenziati politici con le realtà e i cittadini solidali del territorio. Ieri grande giornata di lotta dal magazzino logistico Coop di Tortona, oggi si lancia pubblicamente la campagna contro Coop e il suo propagandistico “codice etico”: vogliamo il reintegro dei 20 licenziati politici, rafforziamo la lotta per la libertà sindacale e il diritto di sciopero per tutti i lavoratori nella provincia di Alessandria, in Italia e nel mondo!

15 dicembre 2019
“Dietro il paravento del “codice etico” la COOP nasconde insensibilità e sfruttamento!
La contesa è entrata nel vivo con il licenziamento di 20 dipendenti della cooperativa Clo in appalto nel deposito Coop del polo logistico di Rivalta Scrivia (AL), operai facchini immigrati provenienti da Marocco, Algeria, Filippine, Ghana, Senegal, Egitto, India ecc.
La filiera della logistica è fittamente connessa con la filiera agro-alimentare e della grande distribuzione organizzata (GDO).
Confinare queste lotte nell’ “eccezione” della logistica sarebbe riduttivo.
Lo si vede anche in questi giorni con le lotte degli operai braccianti nelle Marche (a Fermo), in Calabria (a Rosarno), in Puglia (a Foggia), in Campania (a Castelvolturno) che vedono protagonisti, proprio all’interno di questa complessa e ampia filiera, migliaia di lavoratori immigrati e non.
La conflittualità, come spesso accade, è la resistenza all’accentuarsi dello sfruttamento di aziende che per difendere i propri margini di profitto, intaccati dalla crisi e/o ridotti dai propri committenti, ricorrono a forme brutali, insostenibili di spremitura del lavoro.
Ma quando i lavoratori incrociano un sindacato che è un vero sindacato di lotta come il SI Cobas, è inevitabile lo sprigionarsi delle scintille della conflittualità.
Questo abbraccio può generare una forza che nessun decreto-sicurezza è in grado di arretrare.
E’ un movimento reale, piccolo, ma capace di incendiare le praterie su cui scorrazzano i predoni del capitale.”

20 dicembre 2019
CARA COOP…. MA QUALE CODICE ETICO?
Ancora protesta al SUPERMERCATO di Alessandria: o COOP fa reintegrare i 20 licenziati politici CLO, o noi da qui non c’è ne andiamo!
Dopo l’apertura seguita al riuscito sciopero di venerdì scorso nel polo logistico di Rivalta Scrivia, la “cooperativa di sinistra” CLO fa marcia indietro e si rifiuta di reintegrare i 20 lavoratori licenziati per rappresaglia anti-sindacale, lasciandoli con le loro famiglie sul lastrico poco prima del Natale…
CHI TOCCA UNO TOCCA TUTTI: la lotta continua fino al rientegro dei lavoratori licenziati!

27 dicembre 2019
Articolo Repubblica.it


20 gennaio 2020
“Sull’attacco contro i lavoratori dal Sistema-Alessandria”
Conferenza stampa dei lavoratori – dalla Prefettura di Alessandria –
Mercoledì 22 gennaio 2020, ore 11

I lavoratori sfruttati che domandano miglioramenti economici, diritti e rispetto sul luogo di lavoro, sono attaccati sia dalle aziende con lettere di contestazione, sanzioni disciplinari, minacce, licenziamenti politici e aggressioni dagli sgherri padronali; sia dallo Stato con denunce, sgomberi polizieschi, manganellate, gas lacrimogeni e schedature.

Allo stesso tempo, sono attaccati con denunce e fogli di via quei sindacalisti che seguono i lavoratori che si organizzano sul luogo di lavoro per rivendicare salario, diritti e dignità per tutti, lottando anche contro i licenziamenti politici.

Ecco come funziona il Sistema-Alessandria: o i lavoratori stanno zitti fermi e “buoni” mentre con la crisi peggiorano drammaticamente le condizioni di lavoro e di vita loro e delle proprie famiglie, o appena i lavoratori si organizzano e mobilitano le aziende “in nome del profitto” fanno rappresaglia contro gli operai e i loro sindacalisti.

Se questa rappresaglia anti-sindacale delle aziende non funziona, nel Sistema-Alessandria intervengono Questura e Prefettura a attaccare i lavoratori e la loro organizzazione sindacale.

Così, invece che risolvere i problemi dei lavoratori, con questa repressione Questura e Prefettura colpiscono proprio i lavoratori e il sindacato che lottano conto lo sfruttamento di tutti i lavoratori.

Chi decide questa violenta repressione con tali continui, gravi attacchi ai lavoratori in lotta e ai loro sindacalisti: le aziende o il Questore e il Prefetto di Alessandria?

Chiediamo il ritiro di questi atti repressivi e la fine di ogni violenza contro i lavoratori e le loro organizzazioni sindacali.

Domandiamo al Prefetto di Alessandria di prendere posizione su questi atti repressivi che attaccano lavoratori e sindacalisti.

In particolare, domandiamo al Prefetto: è d’accordo o no con gli 8 fogli di via notificati ad altrettanti sindacalisti del S.I. COBAS?

Denunciando questo attacco alle libertà dei lavoratori – soprattutto di organizzarsi sindacalmente sui luoghi di lavoro e di scioperare per migliorare le condizioni di vita e di lavoro – e alle loro organizzazioni sindacali, rinnoviamo l’appello alla solidarietà di tutti i lavoratori, i cittadini, gli organi mediatici e le istituzioni della provincia di Alessandria che riconoscono in questa tendenza repressiva un chiaro e pericoloso attacco a tutti i diritti democratici conquistati con decenni di lotte.

Lavoratori S.I. Cobas Alessandria e Tortona
SINDACATO INTERCATEGORIALE COBAS
Tortona, via Perosi 9
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