Venezuela: Uno sguardo settimanale

A poco più di una settimana dal primo anniversario della dichiarazione dell’emergenza da parte del governo bolivariano, il presidente Maduro annuncia che sta iniziando una seconda ondata, pertanto accoglie le raccomandazioni emanate dalla Commissione Presidenziale per il Controllo del Covid-19; nelle ultime settimane, attraverso i diversi rapporti quotidiani dei portavoce governativi, si presentavano allarmi e si confermavano appelli a rafforzare le misure di prevenzione: questa nuova situazione condiziona tutti gli scenari nel Paese, nel futuro immediato.

L’inizio della seconda ondata di Covid-19.

Domenica scorsa il presidente Maduro ha presentato il suo abituale bilancio settimanale e, nello stesso, ha confermato l’annuncio della vicepresidente Delcy Rodríguez secondo il quale il Venezuela ha superato la soglia della seconda ondata, definita questa volta come “molto più virulenta di quella del 2020”. Alla fine della settimana i rapporti epidemiologici indicano che vi sono quasi novemila nuovi casi attivi, il che rappresenta circa il 6% del totale di positivi sinora diagnosticati. Un terzo dei casi si concentrano nella regione della capitale, pertanto nella settimana che si conclude è stato mantenuto il livello più alto di misure di sicurezza, mentre nel resto del Paese si è applicata la flessibilità nel quadro del sistema 7 X 7. Nelle ultime settimane si registra un aumento da 21 a 27 casi ogni 100.000 abitanti e vi sono anche allerte circa l’aumento dei decessi legati al Covid-19, poiché a oggi ammontano a oltre 1500 e la media quotidiana, nell’ultima settimana, è di otto decessi. Infine, è stata comunicata la presenza della variante brasiliana del virus in almeno otto Stati del Paese.

Il presidente Maduro ha comunicato che approva le misure proposte dalla Commissione Presidenziale per il Controllo del Covid-19 e che decreta due settimane di quarantena stretta, pertanto devono essere operativi solo i settori essenziali , tra i quali le rivendite di alimentari e i servizi sanitari; inoltre, è limitata la mobilità tra Stati e non si svolgeranno le abituali attività religiose della comunità cattolica in occasione della Settimana Santa, nonostante un precedente accordo con i vertici religiosi nel quale tali eventi erano stati autorizzati con un’occupazione massima degli edifici religiosi del 50% della capienza. Con queste misure resta in sospeso l’annunciato ritorno in classe previsto per il mese prossimo.

Questa settimana, il governo ha anche annunciato che non autorizza l’uso sul territorio nazionale del vaccino di Astra-Zeneca, una decisione che giunge ne quadro della polemica mondiale circa tale preparato rispetto alla sua efficacia e ai suoi effetti secondari, polemica che ha reso necessaria l’esplicita approvazione dell’Unione Europea e del governo britannico; una decisione che in Venezuela ha un impatto maggiore di quanto appaia, poiché questo vaccino è quello disponibile per essere inviato attraverso il meccanismo del Covax, promosso dall’OMS e che per il Venezuela prevede la consegna di 1,4 milioni di dosi, non ancora arrivate perché i negoziati in merito con l’opposizione al chavismo (che si è illegalmente impossessata di fondi della Repubblica) non si sono conclusi. Messo al corrente della decisione del governo bolivariano, Juan Guaido ha ordinato la liberazione di fondi per procedere al pagamento dei vaccini e di alcuni elementi della logistica per il suo trasporto e immagazzinamento, per un ammontare di 30 milioni di dollari; ha inoltre accusato il presidente Maduro di politicizzare la questione, il che ci consente di valutare che questa azione faccia parte di uno stratagemma politico volto a massimizzare la copertura mediatica della questione e minimizzare l’impatto politico che comporta il cedere espressamente, in questa occasione per ragioni sanitarie.

In questo ambito, la vicepresidente della Repubblica, Delcy Rodríguez, lunedì scorso ha incontrato il rappresentante dell’Organizzazione Panamericana per la Salute (OPS) nel Paese, Paolo Balladelli, allo scopo di promuovere nuove strategie per progredire nella lotta contro il Covid-19; la OPS ospita il dialogo tra il governo bolivariano e gli inviati di Juan Guaidó ed è l’istanza attraverso la quale si sta rendendo possibile parte della cooperazione internazionale nel campo della salute, specificamente per quanto concerne assistenza tecnica, dispositivi e forniture.
Chiudiamo questo argomento riferendo che il Venezuela parteciperà alla fase tre della sperimentazione dei vaccini cubani Soberana II e Abdala, il cui inizio è previsto per il mese prossimo.

L’Assemblea Nazionale in modalità 7 x 7.

La dinamica legislativa si adeguerà allo schema 7 x 7 promosso dall’esecutivo nazionale, pertanto nelle settimane con maggiori restrizioni si terranno solo le sedute plenarie nell’emiciclo parlamentare, mentre le attività amministrative saranno ridotte al minimo e le commissioni parlamentari realizzeranno riunioni on line; il presidente del Parlamento Jorge Rodríguez ha spiegato che ci si concentrerà sul rispetto delle misure di prevenzione del contagio in tutte le attività del potere legislativo.

Nonostante quanto sopra, il parlamento indica che prevede di portare avanti quello che deputate e deputati hanno denominato “parlamentarismo di strada”, un meccanismo mediante il quale si punta sulla partecipazione popolare alle discussioni dei progetti di legge; si prevede di iniziare con una consultazione sulla legge organica per le Città delle Comuni.

Riguardo la nomina del nuovo Consiglio Nazionale Elettorale, il Presidente della Commissione Speciale per le Candidature dell’Assemblea Nazionale, il deputato Giuseppe Alessandrello, ha comunicato che a partire da venerdì 19 marzo inizia il nuovo periodo utile per candidarsi a rettore del Potere Elettorale.

In questi giorni è stata annunciata la formazione di una commissione mista composta da deputati della Commissione per lo Sviluppo Sociale e della Commissione per la Politica Estera per valutare le convenzioni in essere tra la Repubblica e l’Organizzazione Internazionale per il Lavoro; un passo importante, poiché in questo campo esiste un significativo ritardo parlamentare, il che si ripercuote sulla situazione dei lavoratori e delle lavoratrici in Venezuela.

Brevi:

  • Il cancelliere venezuelano Jorge Arreaza ha consegnato alla Procura della Corte Penale Internazionale i rapporti della Relatrice delle Nazioni Unite, Alena Douhan, e dell’Ufficio per le Responsabilità Governative statunitense (GAO), nei quali si dà conto dell’impatto delle misure coercitive unilaterali contro il Venezuela che in definitiva violano i Diritti Umani del popolo venezuelano.
  • Tareck El Aissami, ministro del Potere Popolare per il Petrolio, ha denunciato un nuovo attacco terrorista perpetrato contro l’industria petrolifera nazionale PDVSA: ha riferito di un attentato contro un tratto del gasdotto nella località di El Tejero, nel nord dello Stato di Monagas “che ha anche danneggiato il Centro Operativo di El Tejero, un impianto di iniezione di gas”.

Di Jesús A. Rondón
Traduzione per Lavoro e Salute a cura di Gorri

22/3/2021

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