CALENDARIO DI EFFEMERIDI ANTICLERICALI 2023

Il Calendario di effemeridi anticlericali, redatto sempre da Pierino Marazzani, col contributo dell’editore per la scelta delle vignette, giunge alla 32a edizione.
E’ un edizione speciale contro Giulio Andreotti (1919-2013) in cui le illustrazioni satireggiano su questo alfiere del più bieco clericalismo, complice e connivente con mafia e fascismo e misfatti finanziari dello IOR.

La rubrica dei DETTI ANTICLERICALI comprende fra gli altri una frase scritta da Camillo Berneri (1897-2037) in cui affermava che “si può essere felici senza religione”.

La rubrica POESIE ANTICLERICALI è riservata alla poetessa atea Lorenza Franco, morta nell’agosto 2021: sono pubblicate 4 poesie e un suo breve ricordo. Ad esempio nella poesia “Paradiso assicurato” l’uomo è definito “il più feroce animale” e la sua presunta “anima immortale” è solo “gravissima superbia”.

La rubrica SUICIDI CLERICALI presenta sinteticamente 12 casi (9 preti, due suore e un seminarista) che hanno scelto di ammazzarsi da soli. Da segnalare un caso di presunto prete pedofilo tedesco suicida a Colonia e quello di un prete indiano che si è impiccato in canonica.

La rubrica CLERO DEGENERATO comprende due cardinali, un vescovo, un monsignore, 5 sacerdoti, 3 frati per lo più pedofili, ma anche assassini, ladri, puttanieri, razzisti, clerico-fascisti ecc.

Infine la rubrica VITTORIE ANTICLERICALI raccoglie dati statistici e notizie varie che provano la crisi del clericalismo in Italia e nel mondo. Le notizie positive sono tante anche fiscali, ma soprattutto è il calo delle suore ad evidenziare come vi sia un evidente calo di popolarità del cattolicesimo.

L’interessante catalogo ragionato dei libri atei-anticlericali delle Edizioni La Fiaccola, casa editrice fondata dal compianto Franco Leggio (1921-2006), a lungo perseguitato dalla magistratura per presunti vilipendi e oltraggi alla religione ufficiale dello Stato, chiude anche il Calendario di quest’anno.

Edizioni La Fiaccola, Ragusa 2022, pagine 16, euro 7,00
www.sicilialibertaria.it
info@sicilialibertaria.it

Chiroli Palmira

agosto 2022


Luca Telese
La scorta di Enrico
Berlinguer e i suoi uomini: un storia di popolo
Solferino, Milano, 2022, pagine 409, euro 22,00

Saggio storico-narrativo privo di bibliografia, illustrazioni e Indice dei Nomi. E’ un testo comunque interessante anche da un punto di vista laicista poiché riporta fatti e testimonianze poco note:
– Berlinguer dichiarò in una nota intervista: “Da ragazzo c’era in me un sentimento di ribellione. Contestavo tutto, la religione, lo Stato, le frasi fatte, le usanze sociali. Avevo letto Bakunin e mi sentivo un anarchico”
– la moglie di Dante, l’autista di Berlinguer, cita Giordano Bruno: “andammo a prendere il primo cappuccino della nostra vita a Campo de’ Fiori, proprio sotto la statua di Giordano Bruno”
– Alberto Marani, della scorta di Berlinguer, così ricorda le sue nozze:
“Ci sposammo in Campidoglio, con un rito civile”
– si ricorda un affollato comizio filo-divorzista di Berlinguer del 1974 in cui “con le sue parole sulla laicità potrebbe rivolgersi benissimo a noi e ai nostri tempi”. Così disse: “Si vuole forse uno Stato teocratico, confessionale, che imponga a tutti i cittadini l’obbligo di osservare i precetti e i sacramenti di una religione?…L’Italia è giunta
assai tardi all’unità nazionale anche perché fino a un secolo fa è esistito uno Stato Pontificio”. Parole azzeccate!
– Si riferiscono poi gravi episodi di fanatica propaganda clericale antidivorzista consistenti nel plagio di bambini piccoli che frequentavano asili confessionali tramite predicozzi bigotti e “volantini intimidatori e provocatori”.
Mentre tali ragionamenti di Berlinguer si sono dimostrati esatti e condivisibili, la storia della Chiesa cattolica ha dimostrato la verità delle accuse connesse alla pedofilia ecclesiastica e agli scandali finanziari vaticani fatte fin dai tempi dell’ anticlericalismo ottocentesco.
Quindi Berlinguer si sbagliava riguardo all’anticlericalismo, visto come “abito mentale” da abbandonare: i fatti hanno dimostrato che un decisa critica della gerarchia cattolica era ed è perfettamente giustificata.
Quanto poi alla “derisione dei suoi principi e dei suoi riti” siamo nel campo della libertà di pensiero e satira, bastava condannare gli eccessi.

Pierino Marazzani

agosto 2022

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