464° giorno di olocausto israelo-statunitense a Gaza. Famiglie palestinesi sfollate costrette a vivere nei cimiteri
Gaza-InfoPal. L’olocausto gazawi ad opera delle forze coloniali genocide sioniste, armate e sostenute da USA ed Europa, con la complicità del mondo arabo, è entrato domenica 12 gennaio 2025 nel 464° giorno. L’assalto genocida di Israele continua inarrestabile nonostante le richieste del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite per un cessate il fuoco immediato e le direttive della Corte internazionale di giustizia che sollecitano misure per prevenire il genocidio e alleviare la terribile situazione umanitaria a Gaza.
Il ministero della Salute ha affermato domenica che l’esercito israeliano ha commesso due massacri in diverse aree della Striscia di Gaza, nelle ultime 24 ore, e ha ucciso e ferito almeno 114 civili, mentre un gran numero di vittime è ancora sotto le macerie degli edifici bombardati o giace sulle strade.
La campagna genocida su larga scala dell’esercito israeliano nel nord di Gaza, in particolare a Jabalia e Beit Lahia, è in corso dal 5 ottobre 2024: le sue forze continuano a bombardare intensamente case e rifugi e ad attaccare i civili, imponendo al contempo un rigido assedio all’intera area.
Gli attacchi deliberati israeliani contro gli operatori delle ambulanze e della difesa civile hanno già privato il nord di Gaza di qualsiasi servizio di soccorso.
Fonti locali hanno affermato che diversi civili sono rimasti feriti quando un aereo da guerra israeliano li ha attaccati vicino a piazza Ash-Shawwa, nella città di Gaza.
Un altro attacco aereo su un gruppo di cittadini in via Baghdad nel quartiere Ash-Shuja’iya, a est di Gaza, ha ferito diversi.
Due persone sono state uccise in un attacco aereo israeliano nel nord-ovest di Gaza.
Sono state segnalate altre vittime in altre aree della Striscia di Gaza a seguito di attacchi aerei, di artiglieria e di tiro israeliani, ieri sera e oggi.
(Foto di copertina: famiglie palestinesi sfollate costrette a vivere in un cimitero a Deir Al Balah, nella zona centrale della Striscia di Gaza, a causa della mancanza di spazio nella città sovraffollata e in seguito alle minacce di bombardamenti diffuse dall’occupazione israeliana fin dall’inizio del genocidio israeliano in corso).
(Fonti: Quds Press, Quds News network, PIC, Wafa, ministero della Salute di Gaza; Euro-Med monitor, Telegram; credits foto e video: Quds News network, PIC, Wafa, ministero della Salute di Gaza, Telegram e singoli autori).
Per i precedenti aggiornamenti:
https://www.infopal.it/category/operazione-spade-di-ferro-genocidio-a-gaza
https://www.infopal.it/category/ciclone-al-aqsa
https://www.infopal.it/category/palestina-media-e-geopolitica-approfondimenti-e-analisi
12/1/2025 https://www.infopal.it/
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