Alexis Tsipras: “Troika da perseguire penalmente. Delinquenti”

La borsa di Atene anche oggi ha pagato un pesante tributo dopo l’attacco dei tedeschi a Syriza. A ruota anche altre borse europee hanno lasciato sul terreno diverse decine di miliardi. Milano ha subito un calo, determinato anche da altre ragioni, come il prezzo del petrolio in picchiata, che ha sfiorato il 5%: più di duecento miliardi. Intanto, Tsipras non si fa intimorire dal gioco sporco di Merkel.E non smentisce le anticipazioni di un libro-intervista di imminente uscita (“Alexis Tsipras, La mia Sinistra” di Teodoro Andreadis Synghellakis, ed.Bordeaux), in cui lancia un monito all’Italia: “La troika ha comportamenti delinquenziali”, l’Italia non deve farli insediare alla guida del Paese. E ritiene che quelli che definisce “funzionariucci mediocri” debbano anche essere “perseguiti penalmente”. Tsipras ritiene che “la sola possibilità, sia il poter dare una risposta popolare a questo comportamento delinquenziale. Questa risposta popolare non si può dare solo con una vittoria di Syriza alle elezioni, ci vuole un’ampia vittoria di Syriza, insieme alle forze con cui ci alleeremo. Assisteremo ad un terremoto politico in tutta Europa, che costringerà anche i governi degli altri paesi del Sud a sintonizzarsi con i nostri sforzi che mirano ad affrontare il problema in modo razionale, ad una soluzione che sia – prima di tutto – più giusta per i paesi del Sud Europa”. “Penso – argomenta ancora Tsipras – che se il governo greco di Syriza farà da traino al carro della politica di contrapposizione e rivendicazione, riuscirà a trascinare con sé, molto probabilmente, anche il governo Renzi, anche quello che potrebbe essere il nuovo governo spagnolo”. Nell’ultimo sondaggio d’opinione condotto dalla società Rass per conto del quotidiano “Eleftheros Typos” Syriza, visto da molti osservatori interni ed esteri come un rischio per la permanenza greca nell’Eurozona, ottiene il 30,4% delle preferenze contro il 27,3% di Nea Dimokratia. Al terzo posto si trova il Partito Comunista di Grecia (Kke) con il 4,8%. Seguono To Potami (Il Fiume, formazione politica di centro-sinistra) con il 4,7%, il partito filo-nazista Chrysi Avghi (Alba Dorata) con il 3,8% e il Pasok (socialista) con il 3,5%. Alla domanda su chi sarebbe il miglior primo ministro al momento per la Grecia, il 41% ha però indicato l’attuale capo del governo Antonis Samaras, contro il 33,4% che ha espresso una preferenza per Alexis Tsipras.
Ma il sondaggio contiene anche un altro messaggio rilevante, nel bel mezzo della bufera di affermazioni e smentite da Berlino e Bruxelles sulla possibilità di un’uscita di Atene dall’Euro: il 74,2% degli intervistati dice No alla cosiddetta ‘Grexit’ e al ritorno alla dracma.Intanto, in vista del voto politico in Grecia si rafforza l’asse tra il movimento spagnolo ‘Podemos’, secondo i sondaggi in grandissima crescita, e Syriza, il partito della sinistra radicale greca. Proprio Pablo Iglesias, il leader di ‘Podemos’, a caldo, ha inviato a Tsipras i suoi auguri, via twitter: “Il 2015 sarà l’anno del cambio in Spagna e in Europa, cominceremo in Grecia, Vamos Alexis”.
E subito dopo la risposta di Tsipras, sempre sul sito di microblogging: “Vinceremo”, scritto in spagnolo, inglese e greco. E infine l’hashtag #sisepuede, usato già dagli elettori ‘latinos’, in America, ai tempi del trionfo elettorale di Barack Obama nel 2008.

Fabrizio Salvatori

6/1/2015 www.controlacrisi.org

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