Asma sociale. Respira conflitto, ispira resistenza
Rubrica a cura di Delfo Burroni
Versione interattiva https://www.blog-lavoroesalute.org/lavoro-e-salute-gennaio-2025/
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Continuo a vivere due mondi paralleli.
Da un lato il mondo consapevole, la politica, la storia contemporanea e le lotte per i Diritti e le dignità che, dalle più banali rivendicazioni popolari arrivano su fino alla contesa mondiale tra egemonia e multipolarismo. Un mondo che sento tanto vicino per cultura quanto in realtà lontano dai miei boschi e le fatiche per sopravvivere.
Dall’altro lato un mare di genti vicine, disponibili alla solidarietà spiccia, ma tanto inconsapevoli dai propri diritti da essere rassegnate. Subiscono silenti, si barcamenano come possono e non vogliono nemmeno saperne di politica salvo votare (o meno) col culo per poi subire ulteriori ingiustizie. Così si irritano sempre più facilmente fino a praticare loro stesse delle gravi ingiustizie mosse da una percezione emotiva quasi esclusivamente interiore. È una implosione democratica.
Guardo inerme una propaganda martellante che condiziona anche i soggetti apparentemente più razionali inculcando loro l’idea di non contare niente, di non avere alcuna possibilità di lotta e vittoria contro le ingiustizie.
E questa propaganda si fonda sul imporre la rassegnazione ed automatizzare il fastidio per le comunicazioni complesse. Un tabù instillato attraverso l’ ossessione per i soldi ed un estremo bisogno di spensieratezza.
Allora, dopo tanto scrivere a vuoto nella speranza di essere letto da chi poi in realtà non legge quasi niente, men che mai con attenzione ai dettagli, ho valutato l’idea di fare alcune piccole immagini che riassumano i concetti più complessi attraverso un immediato impatto visivo.
La prima immagine dell’anno riguarda, appunto, i Diritti. Non “il Diritto” nel senso cinico-burocratico che solitamente snatura sè stesso ma i veri Diritti intesi come dignità umana emotivamente tangibile.
Vorrei chiarire in un colpo d’occhio la elementare piramide giuridica che, partendo dai Diritti Umani che forgiano l’ONU, e passando per la Costituzione tutelata dalla magistratura, scende fino ai codici penale e civile contorti dalla politica e presi erroneamente a vangelo dalle Forze dell’ordine, e giù giù fino a regolamenti specifici che contano quanto un rotolone regina usato.
Così che, quando una persona si trova a subire una ingiustizia da parte di infimi legislatori o esecutori, gli sia chiaro che i Diritti hanno la prevalenza su qualsiasi legge tanto da imporne la modifica. E di avere gli strumenti per contestare e contrastare le ingiustizie, a costo di arrivare fino alla corte dei diritti umani.
E se a tanti sembrerà ovvia questa sequenzialità che parte dai diritti e le dignità, mi pare che a tanti altri, anche esperti, questa sfugga. Me lo fanno pensare anni e anni di notizie su cause che finiscono al binario morto del Tar (tribunale regionale), anziché andare dritti in corte costituzionale così da far valere un Diritto e ottenere una modifica di leggi ingiuste come, ad esempio il ddl (in)sicurezza 1660.
Tanto altro avrei da dire ma concludo questo articolo di poche parole con un invito ai lettori: Focalizzate l’ordinamento, informatevi sugli strumenti che avete a disposizione, sulle realtà che lottano già in quel senso e cominciate a lottare con loro. Ci troveremo sicuramente tutti assieme molto presto.
P.s. vi lascio i link alla dichiarazione dei diritti umani ed alla costituzione. Dategli una occhiata anche se pensate di conoscerle già.
Sono brevi da leggere e illuminanti per i più.
Dichiarazione universale dei diritti umani:
(https://www.ohchr.org/sites/default/files/UDHR/Documents/UDHR_Translations/itn.pdf)
Costituzione:
(https://www.quirinale.it/allegati_statici/costituzione/costituzione.pdf)

Delfo Burroni
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