Autonomia Differenziata. Succede in Emilia Romagna

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Vedere prima cammello

di Antonio Madera Attivista Comitato regionale Emilia-Romagna contro ogni autonomia differenziata

Il 19 febbraio 2025, a seguito anche della Comunicazione del Presidente Oggetto 167/1, veniva approvato l’Atto di Indirizzo o risoluzione n. 219.
Si manifestava formalmente “il venir meno del consenso della Regione Emilia-Romagna alla prosecuzione di qualunque procedimento attuativo dell’art. 116 c 3 Cost. ed a comunicare al Governo la volontà di revocare il proprio consenso all’accordo preliminare…”

La comunicazione di De Pascale nasce come risposta ad un odg di AVS e M5S che viene immediatamente ammorbidito e sottoscritto dal PD trasformandolo in Atto di Indirizzo.
Non si può non essere contenti di un passo del genere, non è marginale o un semplice dettaglio.
Non è frequente vedere che nell’ordine:

• la sinistra non PD crea un odg senza che noi glielo chiedessimo;
• il presidente De Pascale lo trasforma in una opportunità;
• il PD lo modella in un assist per rendere tutti felici, contenti ed anche tranquilli.
  Perché è proprio successo questo, la Giunta può pensare ad altro approfittando del sospiro di sollievo di chi è contro l’autonomia differenziata.
  Ma De Pascale si è impegnato a rinunciare agli accordi e poi? Basta, finito, tutto qui?
  Allora gli scriviamo ( anche al Presidente dell’Assemblea, alla Presidente della 1a commissione, ai capigruppo di maggioranza ecc. ) perché ci riceva.
  Riceverci significa anche riconoscere la nostra esistenza, cosa sfuggita a Bonaccini.
  Volevamo spiegargli che la nostra LIP andava comunque discussa in 1a Commissione, il regolamento prevede che la commissione relazioni l’Assemblea perché deliberi in merito.
  Perché L’Atto di Indirizzo approvato revoca gli accordi passati ma non impedisce nuovi negoziati.
  Perché l’atto di indirizzo non impegna il presidente della Giunta a lavorare perché almeno le altre 4 regioni di centrosinistra non intraprendano negoziati per l’Ad.
  Nessuna risposta.

Abbiamo scritto nuovamente.
Ancora niente.
Al di là delle prossime nostre iniziative (in fase di elaborazione) siamo spettatori dell’assoluta mancanza di seguito a quell’Atto di Indirizzo e. ripetiamo, alle parole del Presidente.
Immaginavamo lo stesso impegno messo in campo per depositare i 2 quesiti referendari da parte delle 5 regioni ( E-R, Campania, Toscana, Puglia e Sardegna) nell’adottare la stessa visone dell’E-R da parte delle altre 4.

Cosa che non sta accadendo e quindi ci chiediamo se sia intenzione del Presidente di motivare le altre 4 regioni verso una azione che se comune sarebbe un grossissimo passo politico contro l’AD.
Si è confrontato col suo Presidente di Partito o con la sua Segretaria di partito perché ci sia una azione comune e non equivoca sull’argomento?
Intanto la nuova rete popolare, di cui il nostro Comitato è parte anche fondatrice, nata dalla convergenza di molte collettività che chiedono il rispetto delle regole per la partecipazione popolare ottiene da un primo incontro con i capigruppo di maggioranza la promessa di un incontro.
Il primo, l’11 luglio, con i movimenti ambientalisti che hanno prodotto 4 leggi di iniziativa popolare e il secondo, il 18 luglio, con il nostro comitato sull’autonomia differenziata.
Penso di si e sarà un altro enorme passo in avanti anche se non veniamo ricevuti dalla 1a Commissione.
Potremo insistere nella richiesta di discussione in commissione, forse superflua ma in linea con le procedure regolamentari, ma dovremo soprattutto spiegare loro quanto possa essere importante non rimanere nei confini regionali ma stimolare i loro colleghi di altre regioni (Puglia, Campania, Toscana e Sardegna in primis) ad avere uguale coraggio politico, magari appoggiando pubblicamente le petizioni popolari che in molte regioni saranno presentate perché non ci siano negoziati col governo per l’autonomia differenziata.

Non ci riceve De Pascale, non ci riceve la Presidente della 1a Commissione, non ci riceve il Presidente dell’Assemblea ma noi informeremo i loro capigruppo su cosa succederà, non è poco!

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