#BlockBce a Napoli: coi movimenti, contro l’austerity e le banche! Applausi dai balconi al passaggio del corteo. Lungo la strada percorso dalla manifestazione i negozi sono chiusi ma continui applausi della gente dai balconi e sui marciapiedi lungo viale Colli Aminei accompagnano il passaggio del corteo contro il vertice Bce

“Rifondazione Comunista – ha dichiarato Paolo Ferrero – aderisce e partecipa alla manifestazione promossa dai movimenti che si tiene oggi a Napoli contro la BCE e le politiche di austerità. La BCE si comporta come un vampiro: ha strozzato i paesi del Sud Europa ma tiene in vita i moribondi per continuare a succhiargli il sangue. Contro le politiche di austerità serve la disobbedienza unilaterale ai trattati, come ha fatto al Francia. Renzi invece di parlare a vanvera in una campagna elettorale permanente che va avanti da mesi, faccia una cosa semplicissima: dica oggi stesso che disobbedirà ai trattati e decida l’aumento del Deficit di 2 punti. Con quei soldi può fare immediatamente un piano che dia lavoro a un milione di disoccupati, per fare lavori utili: dal riassetto idrogeologico del territorio alla manutenzione dei beni archeologici, al rifacimento degli acquedotti, alla manutenzione delle scuole. La differenza tra chi è contro il liberismo della Merkel e i ciarlatani non stà nelle parole, sta nei fatti!”.

Eleonora Forenza, eurodeputata L’Altra Europa con Tsipras – gruppo Gue/Ngl, ha espresso così la solidarietà ai movimenti scesi in piazza oggi nel capoluogo campano: “Sto dalla parte di chi contesta la riunione del Consiglio di Governo della Banca Centrale Europea con Mario Draghi, a Napoli. Ritengo, come giustamente sostengono i movimenti che scendono in piazza contro questo vertice, che la Bce sia una delle istituzioni maggiormente responsabili della precarietà, della disoccupazione, della situazione drammatica in cui vivono milioni di cittadini, soprattutto nel Sud Europa. A colpi di austerity, tagli al welfare e regali alle banche e agli speculatori, stanno smantellando lo stato sociale e facendo aumentare la disoccupazione a livelli mai visti prima: i giovani del Sud sono le prime vittime di queste politiche. Vogliamo un reddito minimo e politiche per creare lavoro, prima di tutto. Per questo mi associo alla battaglia dei movimenti della manifestazione contro Bce e troika, come ho sempre fatto, e dico anch’io a Draghi &c.: jatevenne!”

2/10/2014

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