Caro bollette: al freddo 2,3 milioni di famiglie italiane, 50 milioni nell’UE

Photo by NASA’s Marshall Space Flight Center CC BY-NC 2.0

Negli ultimi anni, la povertà energetica è diventata una delle questioni più urgenti in Europa. L’aumento del costo dell’energia, la bassa efficienza degli edifici e il reddito insufficiente di molte famiglie stanno rendendo l’accesso a servizi energetici essenziali sempre più difficile.

Secondo le stime più recenti, in Europa sono circa 50 milioni le famiglie colpite da povertà energetica, un fenomeno in crescita che riguarda anche l’Italia e la Spagna, tra i paesi più colpiti.

Povertà energetica: il caso italiano

In Italia, secondo l’Osservatorio Italiano sulla Povertà Energetica (OIPE) e la Fondazione Banco dell’energia, oggi 2,36 milioni di famiglie vivono in condizioni di povertà energetica, pari a circa il 9% della popolazione totale.

Questo dato mostra una crescita rispetto agli anni precedenti, riflettendo l’aumento della spesa media annuale per l’energia, che è passata da 2.569 euro a 2.841 euro per famiglia.

La situazione italiana è caratterizzata da forti disuguaglianze territoriali: il Sud è la zona più colpita, a causa del minor reddito disponibile e dell’inefficienza energetica di molte abitazioni.

Tuttavia, il problema non riguarda solo le fasce più deboli della popolazione: molte famiglie appartenenti al ceto medio stanno vedendo aumentare la percentuale del reddito destinato alle bollette, con conseguenze significative sul loro potere d’acquisto.

L’Europa e il caso spagnolo

Anche in Spagna la povertà energetica è un problema diffuso. Secondo i dati aggiornati a febbraio 2025, il 17,6% della popolazione spagnola non può permettersi di mantenere la propria abitazione a una temperatura adeguata durante l’inverno. Nonostante una lieve riduzione rispetto all’anno precedente, il fenomeno rimane un’emergenza sociale.

A differenza dell’Italia, la Spagna sta implementando misure mirate per ridurre l’impatto della crisi energetica. Programmi di sussidi mirati, incentivi per l’efficienza energetica e il sostegno all’autoproduzione di energia tramite fonti rinnovabili stanno contribuendo a mitigare il problema. Questo approccio è visto con interesse da altri paesi europei, compresa l’Italia, che potrebbe adottare strategie simili per affrontare la questione.

Lo studio del MIT e gli interventi ad Amsterdam

Un recente studio condotto dal Massachusetts Institute of Technology (MIT) nei Paesi Bassi ha analizzato l’efficacia di due modelli di coaching energetico per ridurre la povertà energetica. L’esperimento, realizzato ad Amsterdam, ha coinvolto 117 famiglie in difficoltà economica, suddivise in due gruppi:

Il primo ha ricevuto informazioni e consulenza personalizzata sul consumo energetico.

Il secondo ha ricevuto lo stesso supporto, ma con l’aggiunta di dispositivi smart per monitorare e ottimizzare il consumo di energia.

I risultati sono stati significativi: le famiglie coinvolte hanno ridotto in media il consumo di elettricità del 33% e quello di gas del 42%, portando a una diminuzione del 53% delle bollette energetiche. Tuttavia, lo studio sottolinea che, sebbene questi interventi siano utili, da soli non bastano: servono politiche strutturali per affrontare le cause profonde della povertà energetica, come un reddito di base sufficiente e investimenti in efficienza energetica.

Esistono soluzioni?

Affrontare la povertà energetica richiede un approccio combinato tra politiche sociali, incentivi all’efficienza energetica e riduzione dei costi dell’energia. Alcuni passi potrebbero includere:

Sostegno economico diretto alle famiglie vulnerabili per il pagamento delle bollette.

Piani di riqualificazione energetica per rendere gli edifici più efficienti e ridurre gli sprechi.

Promozione dell’autoproduzione di energia rinnovabile, con incentivi per pannelli solari e comunità energetiche.

Tariffe agevolate per le famiglie a basso reddito, come già sperimentato in Spagna.

Sebbene le misure adottate in alcuni paesi europei, come la Spagna e i Paesi Bassi, offrano spunti interessanti, resta da vedere se l’Italia saprà adottare un piano strutturato per combattere un fenomeno sempre più grave e diffuso. Quello che è certo è che il problema della povertà energetica non può più essere ignorato.

19/2/2025 https://diogenenotizie.com/

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