Chi conosce la storia non si fa prendere in giro da chi la falsifica a scopo bellicista.

Ritorniamo sulla risposta di Marija  Zacharova alla stupidaggine storica detta dal Presidente Mattarella, perché il coro acefalo di maggioranza e opposizione di solidarietà a Mattarella, nonché la quasi totale, con rara eccezione, dell’altrettanto acefalo sostegno della stampa e dei presunti opinionisti alle dichiarazioni del Presidente della Repubblica, condite dalla  comica presenza di Benigni a Sanremo, personaggio squallido che di falsi storici se ne intende, avendo fatto liberare in un suo film, Auschwitz dagli Usa anziché dai sovietici come realmente accaduto, desta seri interrogativi sul fatto che l’informazione nella stragrande maggioranza è in mano a personaggi  che professano il falso pur di compiacere al padrone occidentale. Se fossero seri si domanderebbero perché mai il Presidente della Repubblica interviene in modo così antistorico in stile russofobo, proprio mentre si apre la porta ad una trattativa che potrebbe portare alla fine della guerra che l’Ucraina , per procura ha fatto alla Russia. Perché mai il Presidente Mattarella crea una tensione internazionale di questo tipo? Fa forse parte di quei politici guerrafondai europei che non vogliono la fine della guerra, perché convinti, fino all’ultimo ucraino, di poter dare una lezione alla più grande potenza nucleare del pianeta? Come mai da tre anni interviene contro la Russia, ma non ha mai speso una parola contro il genocidio dell’amico Netanyahu contro i Palestinesi? Qui sotto riporto la traduzione integrale, che gli zerbini della stampa italiana si sono ben guardati da pubblicare, dell’intervento della Zacharova, in modo che voi stessi possiate giudicare chi conosce la storia e chi invece la falsifica a scopo bellicista.

Marija  Zacharova : “Nel corso di una conferenza tenuta il 5 febbraio all’Università di Marsiglia, il Presidente della Repubblica Italiana ha rilasciato diverse dichiarazioni oltraggiose nei confronti del nostro Paese. 

Egli ha tracciato paralleli storici scandalosi e palesemente falsi tra la Federazione Russa e la Germania nazista, invitando a tener conto del fallimento della politica occidentale dell’“appeasement”, acquiescenza dell’aggressore (politica di riappacificazione, ossia fare concessioni al paese aggressore – N.d.T.) della fine degli anni ’30 nel processo di risoluzione della crisi ucraina e affermando che le azioni della Russia in Ucraina “hanno una natura simile” al progetto del – non è possibile nemmeno pronunciarlo, ma lui l’ha fatto – del Terzo Reich in Europa.  

È strano e folle sentire tali blasfeme menzogne, dal Presidente proprio dell’Italia, un Paese che, non per sentito dire, sa bene cosa sia in realtà il fascismo. Ma lo sa in un altro modo, in modo diverso da come lo sa il nostro paese.  Il nostro paese è stato sottoposto a una aggressione mostruosa da parte della Germania nazista. Il nostro paese non solo ha saputo cacciare il nemico, ma lo ha accompagnato fino alla sua tana, distruggendolo e contemporaneamente liberando l’Europa dal nazismo e dal fascismo. E inoltre il nostro paese ha anche aiutato i paesi del continente europeo a ristabilirsi, nonostante il fatto che a noi, al nostro paese prima di tutto serviva l’aiuto, ma noi l’abbiamo condiviso e in maniera generosa.  Invece il regime fascista di Mussolini era un fedele alleato della Germania nazista secondo i seguenti patti: “d’acciaio”, “Anti Comintern” e “di Berlino”, Mussolini fornì al Terzo Reich un Corpo di spedizione di 235 mila uomini per l’aggressione congiunta contro l’Unione Sovietica.  Perché il 5 febbraio, durante la lezione all’Università di Marsiglia il presidente dell’Italia non si è ricordato di questo? Non lo sapeva?  Sa solo la sua storia? Io non lo penso! 

È successo nel 1941. E certo quel regime italiano è responsabile, insieme ai nazisti, dei crimini di guerra e del genocidio del popolo sovietico durante gli anni della Grande Guerra Patriottica.

Il Presidente dell’Italia dovrebbe anche riflettere sul fatto che oggi l’Italia, insieme ad altri Paesi della NATO, rifornisce il regime terrorista e neonazista di Kiev di moderne armi letali, sostenendo incondizionatamente il regime criminale in tutti i suoi crimini. Alla base del regime di Zelenskij c’è la stessa idea di odio contro l’uomo, solo che lui la realizza in un altro modo, grazie anche all’aiuto della NATO, ma il senso è uguale, è lo stesso: la segregazione delle persone in base al principio della nazionalità, al principio della loro fede, lingua, cultura, rispetto delle tradizioni e della storia, stessa cosa che faceva Hitler e i suoi alleati, servi e collaborazionisti.

Ma noi conosciamo anche un’altra Italia. Conosciamo gli italiani che, durante la Seconda guerra mondiale, si organizzarono e organizzarono in un potente movimento Partigiano, a cui parteciparono attivamente migliaia di sovietici – prigionieri di guerra e civili deportati, che combatterono insieme ai loro compagni italiani contro il fascismo e dando la vita per la libertà dell’Italia e della loro Patria. 

Secondo varie stime, quasi la metà dei 12.000 partecipanti stranieri alla Resistenza italiana erano cittadini sovietici! Questo lo ha detto Mattarella il 5 febbraio??  Di questi cittadini sovietici, tredici eroi sono stati insigniti delle onorificenze dello Stato italiano. È vergognoso che il presidente dell’Italia non conosca la  Storia del proprio Paese!

Le dichiarazioni di Mattarella offendono non solo la loro memoria, ma anche quella di tutti gli antifascisti italiani, dei loro discendenti sia in Russia che in Italia e di tutti coloro che conoscono la storia e non accettano queste analogie inappropriate, inammissibili e criminali.

Ma so che, per usare un eufemismo, non tutti in Italia condividono queste odiose valutazioni. 

Il 4 febbraio a Rjazan l’amministrazione comunale insieme al Consolato Generale di Russia a Genova ha tenuto la V Conferenza Internazionale “I popoli dell’URSS e dei Paesi europei nella lotta contro il nazifascismo durante la Seconda Guerra Mondiale”, con la partecipazione di rappresentanti italiani pronti a difendere la verità storica su quegli eventi. 

Sia in Russia che in Italia, viene onorata con cura la memoria degli Eroi-Partigiani sovietici e italiani che hanno dato la vita nella lotta contro il nazismo e il fascismo”

Marco Nesci

16/2/2025 https://www.apcinkiesta.it/

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