COME AFFRONTARE IL DRAMMA DELLE MORTI SUL LAVORO?

Al 30 settembre 2021 in Italia vi sono stati 811 morti sul lavoro, CON LA MEDIA DI 3,4 MORTI AL GIORNO. QUALI SONO I MOTIVI, COSA FARE ? A seguito di questo continuo massacro, il Governo Draghi dopo aver ricevuto  le OO.SS. in data 25 ottobre 2021,  ha emesso un nuovo Decreto Legislativo con alcune modifiche del Testo Unico Sulla Sicurezza nei luoghi di lavoro emanato nel 2008.  Le modifiche sono quelle all’art.14 del Testo Unico alla sicurezza effettuate con il decreto n. 146  che riguardano :

  1. L’assunzione di 1024 Ispettori del Lavoro, per effettuare più controlli nelle aziende , ma in realtà con i tagli alla sanità pubblica , da 5000 Ispettori presenti nel 2008, oggi sono diventati 2500, quindi anche aggiungendone 1024 per arrivare a 5000 ne mancherebbero ancora circa 1500;
  2. L’assunzione di 90 carabinieri in qualità di controllori (Ispettori);
  3. Acquisti per 3,2 milioni di materiale informatico (computer), con una banca degli infortuni;
  4. La sospensione delle attività (non si dice per quanto tempo) alle aziende che hanno il 10% di personale a nero (prima era il 20%);
  5. Nella sostanza non vengono modificati gli articoli del Testo Unico sulla Sicurezza che a suo tempo il governo di Berlusconi depenalizzò.. ma verrà effettuata solo un  multa che varia da 2500 euro per le aziende che hanno fino a 5 lavoratori a nero, e  5000 euro per quelli che li superano;
  6. Il datore di lavoro rischia il penale con sei mesi di carcere solo se nonostante l’imposizione della sospensione dell’attività continua la produzione… quindi le aziende preferiranno pagare le multe anziché mettersi in regola (costa meno)  ;
  7. Le risorse acquisite con le multe che le aziende pagano andranno in un fondo INAIL  che gestirà per fare attività di prevenzione ,non si dice quale ma è prevedibile che faranno quello che già fanno : daranno un premio alle aziende che sono  più in regola con le leggi esistenti.

Ecco quello che ho menzionato è sostanzialmente il contenuto del nuovo Decreto Governativo sulla sicurezza, che però a mio parere non servirà assolutamente a fare diminuire i morti sul lavoro ,  perché gli “incidenti” e morti sul lavoro DIPENDONO DA QUESTE VERE CAUSE :

  • L’organizzazione del lavoro negli ultimi 20 anni è gravemente peggiorata con la mancanza di investimenti adeguati sugli impianti al fine di evitare ogni incidente in quanto la maggioranza delle aziende (non tutte)  considerano (a torto)  gli investimenti un costo anziché una risorsa per essere più competitivi e sapendo che penalmente rischiano poco metto in conto circa 1000 morti l’anno  sul lavoro, ai quali vanno aggiunti quelli che muoiono a causa delle malattie professionali per patologie dovute alle esposizioni di sostanze tossiche presenti sul lavoro di varia natura … e, se poi si aggiungono quelle differite per infortunio e quelli non denunciati perché lavoranti al nero, i morti diventano ogni anno oltre  3000;
  • Le aziende pur di fare più profitti tolgono anche gli strumenti di protezione la dove esistono, come è avvenuto nel caso di Luana, dove le   indagini svolte dagli ingegneri nominati dal Procuratore della Repubblica di Prato , hanno fatto emergere  come l’orditoio  era  stato  manomesso togliendo le sicurezze che impediscono a chi ci lavora di finirci dentro al fine di aumentare la produzione del 13%. Questo a Prato e non solo avviene normalmente ;
  • le aziende per risparmiare sui costi del lavoro , non fanno formazione, informazione, addestramento dei lavoratori, in modo adeguato e di norma le  RLS non hanno nessun ruolo nel controllo e modifica dell’organizzazione del lavoro;
  •  Le aziende assumano ,  con contratto di apprendistato, contratto interinale, contratto a termine, partite iva, false cooperative, contratto in affitto, ecc…ecc…,  ci sono ben 45 forme di contratti precari in base alla legge n. 30 (Biagi)  che le aziende possono utilizzare e nessuno vuole cancellare;
  • Cercano di incrementare in continuazione carichi e ritmi di lavoro… fanno fare ore di straordinario per non assumere nuovo personale,  non fanno formazione adeguata….
  • Con la legge la legge n. 30“Biagi” e con il Jobs Act attraverso l’abolizione dell’art. 18 dello Statuto dei Diritti dei Lavoratori, il datore di lavoro può dire : “fai come ti comando altrimenti li c’è il cancello e te ne vai” sei licenziato ! ed i lavoratori sono costretti ad accettare ogni tipo di vessazione !
  • Il lavoro è stato frantumato in termini legislativi anche dall’ultima legge sugli appalti, voluta da Draghi,  con  le aziende “madri”, che possono dare in appalto e subappalto attività  lavorative con gare al massimo risparmio (prima dell’ultima legge si chiamava “massimo ribasso”) e quindi tagliando sui costi della prevenzione e sicurezza (la maggioranza dei morti sul lavoro sono dipendenti da aziende in appalto);
  • In Italia ci sono circa 800 contratti pirata : cioè, non essendoci una legge sulla rappresentanza e rappresentatività dei lavoratori, le aziende fanno costituire sindacati di comodo dei lavoratori e con loro fanno contratti nazionali con salari e normative  capestro che dopo applicano ai propri dipendenti .

QUINDI E’ L’ORGANIZZAZIONE CAPITALISTA DEL LAVORO CHE UCCIDE GLI OPERAI La  sanguinosa tragedia di cui non si vede la fine , non dipende dal destino cinico e baro,   ma rappresenta lo scontro in atto  tra capitale e lavoro, ed oggi è vincente (il capitale)   un tipo di organizzazione del lavoro e sviluppo economico capitalista, che bisogna cambiare , perché  mette in conto anche la morti sul lavoro al fine di incrementare i profitti!  Occorre allora  capire che i controlli nelle aziende… non cambierebbe niente…. i controlli sono utili ma non bastano se non si affrontano le cause di fondo , che stanno a monte  ! ALLORA COSA FARE ? Nella mia lunga esperienza sindacale in qualità di Segretario dei chimici della CGIL Toscana, Segretario Della FIOM provincia di Lucca , nonché responsabile della FIOM Toscana  alla prevenzione e sicurezza  nei  luoghi di lavoro , ed  altre responsabilità di carattere Confederale…  Credo che, per uscire dal solito “piagnisteo”  che viene fatto dopo ogni morte sul lavoro, non bastano i nuovi  decreti legge, non bastano i protocolli tra Istituzioni, Sindacati dei lavoratori ed associazioni padronali, non bastano più controlli e più multe… ma ritengo che  sia il Sindacato dei Lavoratori , che deve  promuovere lo sviluppo in tutti i luoghi di lavoro di  “vertenze” finalizzate  a il governo dell’organizzazione del lavoro  coinvolgendo non solo le RLS , ma anche le RSU e le Organizzazioni Territoriali di Categoria e  Confederali.  Occorre capire che quello che avviene è il frutto di precise scelte e responsabilità imprenditoriali e politiche…. quindi occorre  tornare a sviluppare in ogni azienda il governo dell’organizzazione del lavoro  , con i lavoratori che partendo dalle loro soggettività , rifiutino ogni forma di lavoro a rischio e siano in grado di  essere loro a decidere il come si lavora, il per cosa si lavora, con quanti organici, quali carichi di lavoro, quali orari, pretendendo anche la formazione, informazione, addestramento, adeguata; E’ anche necessario una lotta generalizzata affinché  chi governa cambi le leggi esistenti attraverso:

  • Il Cambiamento o l’abolizione della legge che permette Il lavoro frantumato come  previsto  dall’ultima legge sugli appalti,  subappalto senza permettere che le  attività  lavorative siano date attraverso  gare al massimo risparmio  e quindi tagliando sui costi della prevenzione e sicurezza ;
  • Occorre una legge sulla Rappresentanza e Rappresentatività Sindacale ,  impedendo la    costituzione di  sindacati di comodo dei lavoratori
  • È necessario imporre  l’abolizione della legge “Biagi”, JOBS ACT,  tutte le leggi che prevedono il lavoro precario , nonché imporre il ripristino dell’art. 18 dello Statuto dei Lavoratori…….

Non c’è altra alternativa agli omicidi di massa nel lavoro ! Serve una diffusa iniziativa di lotta a livello aziendale e  generale sulle cose che ho sopra elencato … ma  il sindacato oggi appare molto  debole si accontenta  delle cose dette da Draghi   (non riesce nemmeno a proclamare uno sciopero generale nazionale) ma soprattutto è ridotto a cercare di gestire in termini assistenziali le ricadute negative sui lavoratori delle scelte fatte dai datori di lavoro e governi.

Umberto Franchi

Già Dirigente Sindacale CGIL

26/10/21 https://www.diario-prevenzione.it

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