Dati di fatto. La violenza in Europa
Credits European Institute for Gender Equality
Dove la parità di genere è più alta le donne riconoscono e denunciano la violenza. Lo conferma una recente indagine europea, che per la prima volta rende comparabili i dati sulla violenza di genere nei diversi paesi dell’Ue
La violenza sulle donne è un problema molto lontano dall’essere eradicato. E se, da un lato, i dati ci raccontano da anni che nella maggior parte dei casi è il partner che tende a reiterarla, dall’altro ci dicono che i paesi con un indice di parità di genere più alto sono quelli in cui la violenza viene più frequentemente riconosciuta e denunciata dalle donne.
A confermarlo sono i risultati della survey recentemente realizzata e diffusa da Eurostat, Agenzia dell’Unione europea per i diritti fondamentali (European Union Agency for Fundamental Rights, Fra) e Istituto europeo per l’uguaglianza di genere (European Institute for Gender Equality, Eige), che per la prima volta inquadra il fenomeno in modo organico, uniforme e comparabile a livello europeo.
L’indagine è stata condotta attraverso un questionario rivolto a 114.023 intervistate, a partire da un focus su quattro dimensioni della violenza sulle donne:
- violenza fisica, minacce e/o violenza sessuale perpetrata da qualsiasi individuo;
- violenza fisica, minacce e/o violenza sessuale perpetrata dal partner;
- violenza fisica, minacce e/o violenza sessuale perpetrata da non-partner;
- molestie sessuali sul luogo di lavoro.
Dall’indagine emerge che circa un terzo delle intervistate nell’area dell’Unione europea (il 30,7%) ha sperimentato nel corso della vita violenza fisica, minacce e/o violenza sessuale.
La quota più alta di donne che ha riconosciuto e dichiarato di aver subito violenza sessuale è in Svezia (40%), mentre la quota più bassa è in Bulgaria (3,4%).
Per quanto riguarda gli altri tipi di violenza (non sessuale), la quota più alta di donne che dichiarano di averla subita è in Ungheria (31,2%), mentre la più bassa è in Bulgaria (8,5%).
Per l’Italia, la percentuale di donne di donne che dichiara di aver subito altri tipi di violenza (non sessuale) è del 12,9%, mentre il 18,8% dichiara di aver subito violenza sessuale.
L’indagine mostra come i paesi con un più alto tasso di donne che hanno subito violenza sono anche quelli in cui le partecipanti hanno compilato in modo autonomo il questionario.
Per leggere questi dati, va tenuto presente come la presenza – o meno – di un operatrice o un operatore a cui dare risposte possa aver incrementato il senso di vergogna e la reticenza delle partecipanti. È importante anche considerare che il concetto di rapporto consensuale, o di ciò che può essere considerata una minaccia o una violenza fisica, è spesso inficiato da cultura e tradizioni del paese di appartenenza.
Per quanto riguarda le azioni intraprese a seguito della violenza subita, a livello dell’Unione europea il 63,7% delle donne dichiara di aver raccontato l’esperienza a una persona della cerchia amicale o familiare – esiste quindi un 36,3% di donne che ha preferito tacere, mentre solo il 20,5% ha dichiarato di aver contattato il servizio sanitario o i servizi sociali preposti.
Solo il 13,9% delle donne ha denunciato l’accaduto alla polizia, e il 6,4% ha contattato un centro antiviolenza. In sintesi, la violenza subita continua a essere vissuta con estremo pudore dalle donne, che raccontano l’esperienza ma preferiscono non denunciare.
Secondo l’indagine, ha subito violenza fisica, minacce e/o violenza sessuale dal partner il 17,7% delle donne europee. Se si include la violenza psicologica, la percentuale sale al 31,8%.
In Italia il valore è del 13,6%, e aumenta al 25,9% se si tiene conto anche della violenza psicologica – che riguarda una donna su quattro. La quota più alta è stata registrata in Ungheria, dove dichiara di aver subito violenza fisica, minacce e/o violenza sessuale dal partner il 41,1% delle donne, mentre la più bassa in Bulgaria (9,3%). È significativo come le intervistate abbiano dichiarato che la violenza non fosse confinata a episodi isolati.
Il 20,2% delle donne che hanno partecipato all’indagine ha dichiarato inoltre di aver subito violenza fisica, minacce e/o violenza sessuale da una persona che non era il partner. La percentuale varia tra il 46,5% in Finlandia, il 42% in Svezia, fino al 10% in Repubblica Ceca, Polonia e Bulgaria. In Italia la percentuale è del 24,5%: significa che è accaduto a una donna su quattro.
L’ultima parte del questionario è dedicata alle molestie sul luogo di lavoro, sperimentate dal 30,8% delle donne nei 27 paesi Ue. Anche in questo caso, si nota una enorme discrepanza tra i diversi paesi, con un 55,4% in Svezia, un 53% in Finlandia, un 12,2% in Bulgaria e un 11% in Lituania. In Italia la percentuale è del 14,8%.
Questa survey rappresenta uno strumento importante per poter misurare la violenza di genere in ambito europeo. Nella realizzazione dell’indagine, un ruolo fondamentale è stato giocato non solo dalla metodologia con cui è stato somministrato il questionario, ma anche dalla percezione e dalla definizione di violenza che le donne avevano in ciascun paese.
Il fatto che i paesi con un indice di parità di genere più alto sono quelli in cui la quota di donne che dichiara di aver subito violenza è più elevata, ci fa capire bene come il contrasto alla violenza di genere passa anche e soprattutto per la cultura e la consapevolezza. Definire correttamente ciò che è violenza e come contrastarla è un’azione fondamentale, che deve essere intrapresa da tutti i paesi.
Barbara Martini
26/2/2025 http://www.ingenere.it
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