Gli “aiuti umanitari” del governo italiano a Gaza? Pattugliatori e fregate lanciamissili…

A conferma del diretto coinvolgimento italiano nel conflitto è giunta nelle ultime ore la decisione di trasferire nelle acque del Mediterraneo orientale il pattugliatore d’altura della Marina Militare “Paolo Thaon di Ravel”; esso si affiancherà alle altre unità già presenti nell’area: la nave anfibia e da sbarco “San Giorgio” (può trasportare fino a 550 marò del Reggimento “San Marco”); la fregata missilistica “Virginio Fasan” e il sommergibile “Pietro Venuti” (classe U-212).

Di fronte alle coste israeliane staziona inoltre la flotta SNGM2 di pronto intervento della Nato e di cui fa parte la fregata lanciamissili “Carlo Bergamini” della Marina italiana. Le unità affiancheranno operativamente i due gruppi navali guidati dalle portaerei a propulsione nucleare “USS Gerald Ford” ed “USS Dwight Eisenhower”, che il Pentagono ha inviato a supporto delle operazioni aeronavali israeliane.

Il ministro della difesa Guido Crosetto blatera invece di “aiuti umanitari italiani” per i cittadini di Gaza. “Abbiamo inviato in Egitto un C130 dell’Aeronautica militare italiana per trasportare i primi aiuti umanitari alla popolazione palestinese”, ha dichiarato stamani Crosetto. “Il volo, organizzato in cooperazione tra il ministero degli Esteri, l’Onu e la Mezzaluna Rossa. Dall’Egitto gli aiuti saranno trasportati a Gaza tramite il valico di Rafah. Inoltre, sono state approntate, da giorni, diverse unità navali che trasporteranno ulteriori aiuti, qualora le condizioni di sicurezza lo consentiranno, per fornire supporto umanitario alla popolazione interessata dal conflitto in atto in Medio Oriente”.

Come arriveranno acqua, cibo e medicinali secondo il ministero della Difesa? “Il pattugliatore Polivalente d’Altura, Thaon di Revel, della Marina Militare, è già stato inviato a Cipro nei giorni scorsi, per una mia precisa decisione”, ha specificato Crosetto. “Inoltre, sono state approntate altre due Fregate Multimissione della Marina e un’unità anfibia. Ulteriori invii di aiuti umanitari predisposti dalla Difesa sono previsti nei prossimi giorni”.

Evidentemente a Roma i sistemi missilistici e gli elicotteri di attacco equivalgono ai pacchi di pane e pasta mentre i marò della “San Marco” sono medici, infermieri e cooperanti….

Antonio Mazzeo

20/10/2023 https://www.osservatoriorepressione.info

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