Governo, PD, TV, stampa. Le lobby della autocrazia revisionista
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La fenesia degli eventi, e degli attori politici, complice la comunicazione stampa e televisiva, modifica in peggio, in una sola giornata – o in poche ore – fatti e parole interpretative su temi di epocale importanza senza nessun criterio storico e coscienza politica dell’impatto che hanno sulla gente, nel ruolo di spettatori paganti assegnatogli da decenni. Smemorizzare nei cittadini le parole dette e gli atti compiuti è una strategia purtroppo vincente, ma noi proviamo a contrastarli.
Per fare l’esempio più truce parliamo delle parole, sempre attuali avedere i drammatici fatti di questi ultini giorni del Presidente Mattarella sulla guerra Russia/Ucraina e dell’ovvia risposta russa.
Non serve raccontare perchè sono note a tutti, ma serve ripetere – perchè la parità informativa non esite più in Italia, come certifca i 70° posto occupato dall’Italia sulla libertà d’informazione – la sostanza dello scontro provocato dalle dichiarazion di Mattarella: si racconta da tre anni – a reti unificate e pagine fotocopia sulla grande stampa – che la Russia ha invaso l’Ucraina in violazione del diritto internazionale, ma, purtroppo, un Diritto internazionale non c’è più e le tante aggressioni USA a Stati sovrani lo stanno a dimostrare, anche da parte dell’Italia con bombardamenti sulla Jugoslavia (nel 1998 Mattarella vicepresidente del Consiglio dei ministri con e D’Alema Presidente) che hanno contribuito a distruggere una Nazione non allineata ai blocchi NATO e URSS. Venne borbardata per 78 giorni Belgrado dalla Nato e contro l’Onu. Undici settimane di massacri, dai 1.200 ai 2.500 morti quasi tutti civili, fiumi di profughi, distrutta l’ambasciata cinese, polverizzati ospedali, scuole, zone residenziali, treni passeggeri, convogli di fuggiaschi, autobus, mercati, ponti affollati. Ma la Nato non la chiamò guerra, bensì “ingerenza umanitaria” nonostante la risoluzione dell’Onu n. 1244, che confermava la sovranità di della Serbia
Come fanno oggi Mattarella e i suoi sostenitori a parlare di lesione del Diritto Internazionale?
In merito a chi ha prontamente solidarizzato con il Presidente e le sue improvvide parole, mi preme, e mi sconfortano, come tesserato, le dichiarazioni di Pagliarulo dell’ANPI e di Landini, segretario generale della CGIL, dove milito da oltre 50 anni, ai quali dico che intervenire su parole che calpestano la storia, anche la storia dell’ANPI e della CGIL, senza prima chiedere ai milioni di loro iscritti, è stato un atto non democratico e siccome non c’era tempo per confrontarsi sarebbe stato utile, e apprezzabile, il silenzio, perchè non erano affatto obbligati a fare quelle dichiarazioni, ed essendo due dei pochissmi soggetti rispettabili nel panorama politico italiano hanno la capacità di influenzare l’opinione di grandi masse, alle quali però, per Bon Ton verso Mattarella, non hanno pensato che potrebbero aver causato molti danni, certamente contingenti e riparabili con una riflessione accurata sui fatti.
I fatti che io leggo così: è elementare capire che se la Russia non si fosse difesa con la guerra all’Ucraina (dopo 8 anni di stragi della popolazione russa nel Donbass e dopo accordi consapevolmente truffaldini con Putin, si sarebbe completato il suo accerchiamento da parte della NATO e sarebbe passato poco tempo per lo scoppio della terza guerra mondiale.
La mia è una cruda considerazione geopolitica e, ovviamente, senza nessuna simpatia per Putin dal quale sono politicamente distante anni luce, mentre tutti i governanti europei prima degli accordi di Minsk (2024 e 2015) lo lodavano e si inchinavano davanti alla suo potere oligarchico sul popolo russo, simile a quello dell’Unione europeo sui suoi popoli, e, non dimentichiamo il silenzio complice della UE di fronte al colpo di Stato di Zelensky, su indicazione e appoggio degli USA, nel 2013 che rovescio il governo leggittimato da democratiche elezioni.
Infine, la risposta di Marija Zacharova, del Ministero degli esteri russo, è stata bollata come indecente, e per compassione lasciamo perdere le ridicole accuse dei giornali italiani sul suo trucco e lo shopping (fatte da chi per vent’anni ha venduto milioni di copie con l’idolatria, cammuffata spesso da critica, dei festini orgeschi di Berlusconi anche nei palazzi istituzionali nei quali sono stati eletti anche le Silviogirls, mandando a puttane la credibilità delle istituzioni nate dalla resistenza antifascista).
Ma di quale decenza parlano di sostenitori dell’accostamento della Russia al Terzo Reich, compresi quelli che finanziano i nazisti ucraini, a spese dei popoli europei. Sono pericolose lobby revisioniste, all’opera per la rimozione dei massacri fascisti e l’attuazione dei piani della Loggia massonica P2.
Una politica autarchia che non vede il genocidio del popolo palestinese e appoggia il nazismo israeliano.
Mentre Mattarella che, dopo un paio di giorni dalla dichiarazione contro la Russia, ha ricevuto in amicizia il Presidente di Israele Herzog.
Franco Cilenti
Editoriale del numero di marzo del mensile Lavoro e Salute
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