I determinanti commerciali della salute

SECONDA PARTE

PRIMA PARTE

Determinanti commerciali della salute | SaluteInternazionale

Sempre maggiori evidenze scientifiche dimostrano l’importanza dei determinanti commerciali nell’influire sulla salute delle persone e delle comunità. Quattro industrie (tabacco, junk food, alcol e combustibili fossili) sono responsabili di almeno un terzo dei decessi globali annuali. Ma questo  discorso, per non essere un semplice esercizio accademico, deve urgentemente tradursi in una assunzione di responsabilità degli stati nei confronti dell’industria e degli operatori economici.

Il dibattito cominciato già nel 2016 con lo storico articolo di Ilona Kickbush che per la prima volta definiva la nozione di “determinanti commerciali” (1) si è venuto sviluppando soprattutto grazie al forte impulso dato dall’editor di Lancet, Richard Horton, che ha ospitato una serie di interventi sul tema trasformandolo in una delle priorità attuali della salute pubblica. La serie, pubblicata nel marzo 2023, è costituita da un editoriale e tre articoli (2, 3, 4, 5). La serie vuole da un lato concettualizzare in modo articolato e preciso la nozione di determinanti commerciali ma soprattutto fornire raccomandazioni utili alle autorità preposte alla difesa e promozione della salute pubblica.

“Salute Internazionale” si è già occupata di questo tema (6) e ritiene che sia utile e necessario continuare a mantenere viva la attenzione e la vigilanza sulle conseguenze per la salute pubblica di una sottovalutazione del ruolo dei determinanti commerciali della salute.

L’editoriale di Lancet ci ricorda che il conflitto tra profitti ed equità sanitaria non è nuovo. È ben noto come la comunità sanitaria globale abbia lottato per decenni per fornire l’accesso agli antiretrovirali ai pazienti affetti da HIV/AIDS. La recente serie di Lancet sull’allattamento al seno ha mostrato come un’ampia rete di pressioni da parte delle aziende produttrici di latte artificiale abbia fatto deragliare i progressi nell’educazione all’allattamento al seno. Non è un mistero come molti attori dell’universo commerciale tentino di influenzare negativamente le politiche nazionali e internazionali, di minare la scienza e perfino attaccare direttamente le persone che denunciano le loro azioni. Quattro industrie (tabacco, junk food, alcol e combustibili fossili) sono responsabili di almeno un terzo dei decessi globali annuali. Tuttavia, la ricerca sui determinanti commerciali della salute rimane ancora un’impresa di pochi, scarsamente finanziata e non sufficientemente presa nella dovuta considerazione dalle autorità sanitarie. In molti paesi le industrie che producono beni con alto impatto (negativo ma anche positivo) sulla salute giocano un ruolo fondamentale nella economia di quei paesi e questo determina quella tensione fra agenda della salute pubblica e agenda della economia che sono sovente in contrasto (si pensi agli interessi contrastanti fa introiti fiscali del tabacco e conseguenze negative del tabacco sulla salute). Rob Modie, l’indiscusso leader della “Global Health Promotion” e ispiratore della serie di Lancet, sottolinea che non si tratta di essere “contro il business” ma piuttosto “a favore della salute”.

Benedetto Saraceno

CONTINUA SU https://www.saluteinternazionale.info/2023/07/i-determinanti-commerciali-della-salute-ii/

5/7/2023

0 commenti

Lascia un Commento

Vuoi partecipare alla discussione?
Sentitevi liberi di contribuire!

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *