I mercati statunitensi subiscono il giorno peggiore dalla pandemia dopo i dazi di Trump

Il Dow Jones ha segnato un calo di 1.300 punti mentre le azioni statunitensi guidano il sell-off globale dopo che i dazi di Trump hanno scatenato uno shock simile al COVID. Foto: EFE
L’annuncio di Donald Trump sui dazi globali ha affondato i mercati, con perdite che rivaleggiano con quelle registrate durante il crollo economico del COVID-19. I settori chiave, dalla tecnologia alle compagnie aeree, sono crollati a causa dei timori di una recessione.
Giovedì 3 aprile 2025 sarà segnato come uno dei giorni più bui per Wall Street negli ultimi cinque anni.
Dopo l’annuncio del presidente Donald Trump, l’S&P 500 è sceso del 4,2% nelle contrattazioni pomeridiane, più di altri importanti mercati azionari, e al suo punto più basso della mattinata era sulla buona strada per il suo peggior giorno da quando il COVID ha colpito nel 2020.
Il Dow Jones Industrial Average era in calo di 1.394 punti, o del 3,3%, alle 14:09 ET, e il Nasdaq Composite era in calo del 5,3%, la peggiore performance giornaliera dal crollo della pandemia di marzo 2020.
La reazione del mercato è stata immediata e diffusa: più di 1,5 trilioni di dollari di valore di mercato sono evaporati in poche ore, secondo le stime preliminari.
“Questo non è un aggiustamento, è un terremoto”, ha detto Michael Reynolds di Glenmede Investment Management. Il confronto con la pandemia non è casuale: come allora, gli investitori prevedono un rallentamento dei consumi, catene di approvvigionamento dislocate e un’inflazione che potrebbe salire a livelli che non si vedevano dal 2022.

Dal petrolio alle grandi azioni tecnologiche al valore del dollaro USA rispetto ad altre valute, oggi sono scesi. Tra tutti, il settore più colpito è stato quello delle piccole imprese statunitensi, con l’indice Russell 2000 Small Business in calo del 5,9%, oltre il 20% al di sotto del livello precedente.
Settori in rosso: chi guida le perdite?
- Tecnologia e retailer: Apple (-8%), Amazon (-7%) e Nike (-10,4%) hanno guidato i ribassi. La dipendenza dai componenti importati e dalla produzione all’estero li rende vulnerabili.
- Compagnie aeree: United Airlines (-11,6%) e Delta (-8,6%) hanno sofferto dei timori che i consumatori riducano i viaggi a fronte dell’aumento dei prezzi.
- Banche: JPMorgan (-5,7%) e Bank of America (-8,9%) sono scese sulla prospettiva di un credito più basso in un’economia in raffreddamento.
La situazione potrebbe peggiorare; l’UE e la Cina stanno già valutando ritorsioni, che potrebbero innescare una guerra commerciale a tutto campo, mentre il Brasile ha dichiarato che le contromisure ai dazi statunitensi saranno pubblicate questo venerdì. Queste risposte potrebbero degenerare in una spirale tariffaria che incorpori dozzine di leader di tutto il mondo.
Per il momento, i mercati attendono segnali dalla Federal Reserve statunitense che permettano di armonizzare la situazione, ma gli analisti sono scettici: “La Fed potrebbe essere costretta a mantenere tassi alti per combattere l’inflazione, aggravando il colpo all’economia”, ha detto Jonathan Pingle di UBS.
3/4/2025 https://www.telesurtv.net/










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