Il significato della vittoria di Syriza e quelli che saltano sul carro del vincitore…

Dopo la vittoria di Syriza in Grecia, in Italia si è già aperta la battaglia sul significato della vittoria di Syriza. Come al solito in Italia quando uno vince tutti saltano sul carro del vincitore. I più vergognosi sono quelli del PD che mentre votano per abolire l’articolo 18 vogliono far passare l’idea che Tsipras sia un loro alleato. La cosa è semplicemente ridicola se si pensa che Syriza non ha mai fatto accordi con il Pasoc, che è il partito gemello del PD in Grecia. E’ quindi necessario cominciare subito un grande lavoro politico che abbia due messaggi chiari: 1) Syriza è partito fondatore della Sinsitra Europea, di cui Tsipras è vicepresidente. La sinistra europea di cui fanno parte Syriza, die Linke, il Front de Gauche, Rifondazione Comunista, etc. è radicalmente contrario al neoliberismo e alle politiche di austerità praticate dai popolari e dai socialisti, in Italia dal PD.Nel partito della Sinistra Europea vi sono i comunisti e la sinistra che vogliono rivoltare l’Europa come un calzino, mettendo al centro la piena occupazione, la giustizia sociale, lo sviluppo del welfare e la riconversione ambientale dell’economia. 2) Noi lavoriamo per costruire Syriza anche in Italia, cioè per unire tutta la sinistra antiliberista. Lo abbiamo ricercato in questi anni e da ultimo con la lista “L’altra Europa per Tsipras”. Salutiamo positivamente che anche SEL abbia accettato questa idea e si sia detta disponibile a costruire coordinamenti della sinistra come primo passo per costruire un nuovo soggetto politico. Si tratta quindi di lavorare senza perdere tempo su questa strada dell’unità della sinistra antiliberista. Ditelo in giro e fatelo circolare sulla rete!

Paolo Ferrero 

segretario di Rifondazione Comunista/Sinistra Europea

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Con il trionfo di Syriza la speranza si è messa in cammino in Grecia e in Europa

Stasera il popolo greco, dopo essersi sollevato, ha toccato il cielo con un dito. La vittoria in larga misura di Syriza ha prodotto una sorta di movimento tellurico, entusiasmo all’ennesima potenza in tutta la Grecia, in specie ad Atene dove abbiamo trascorso gli ultimi giorni di campagna elettorale e vissuto l’esplosione di gioia per i risultati elettorali. Con noi 400 compagne e compagni da tutta Italia che hanno aderito alla campagna “cambia la Grecia, cambia l’Europa” che ha dato vita alla brigata Kalimera Tanta era l’attesa e la voglia di cambiamento. Le politiche di austerità, di taglio della spesa sociale, di drastica riduzione dei salari e delle pensioni hanno ridotto il Paese allo stremo, lo hanno portato al limite della sopravvivenza senza produrre alcun risultato dal punto di vista economico, della diminuzione del debito. Ridotta alla fame, senza avere più nulla da perdere, la gente si è ribellata dando man forte ad una forza che ha condotto una battaglia coerente, in un’ottica di alternativa ai governi dell’austerità. Una battaglia condotta da Syriza non solo per via politica o sul piano della ricostruzione del conflitto sociale ma perseguendo politiche di solidarietà, pratiche di mutualismo in risposta ai soggetti sociali colpiti dalla crisi. La credibilità della sinistra greca nasce anche da una fitta rete di strutture autogestite nei quartieri popolari – mense popolari, ambulatori autogestiti, centri dei accoglienza di migranti o persone povere – alcune delle quali abbiamo visitato in questi giorni. “La nostra non è filantropia, carità, la nostra è pratica di solidarietà e di organizzazione delle persone a sostegno di sacrosanti diritti sociali” hanno tenuto a dirci i volontari di questi centri autogestiti. Oggi la Grecia è l’epicentro di un cambiamento storico. Un piccolo Paese si ribella alla dittatura delle banche, della speculazione finanziaria, dei memorandum imposti dalla troika. Una ribellione che può contagiare positivamente altri Paesi, altri popoli. Proprio per questo dobbiamo sapere fin da ora che questi poteri faranno di tutto per mettere i bastoni tra le ruote del cambiamento che si è aperto. Questa vittoria straordinaria, per produrre risultati sostanziali, andrà sostenuta con una mobilitazione di popolo non solo in Grecia ma in tutta Europa. In special modo, nel nostro Paese, la sinistra antiliberista, oltre a sostenere Syriza, è chiamata ad unirsi per costruire l’opposizione e l’alternativa ai programmi neoliberisti di centrodestra e centrosinistra. Il tempo delle ambiguità è finito una volta per tutte.

Questa mattina rientriamo in Itala da Atene. Splende un sole radioso. Non sarà ancora il sol dell’avvenire ma certamente la speranza si è messa in cammino.

 Ezio Locatelli

segretario provinciale Rifondazione Comunista Torino

Atene, 26 gennaio 2015

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