La nostra solidarietà contro il loro ricatto

Ci sono vari modi per dare una mano al popolo greco, ci sono vari spazi in cui esercitare questa opzione, la cosa drammatica però e che nessuno da questa parte del fronte ne discute. In queste ore, abbiamo visto molti esercitarsi sulla pratica del giudizio pro o contro Tsipras, spesso commentano senza rendersi per altro conto, fino in fondo, della reale portata dello scontro che si sta giocando sulla questione della Grecia e dei reali rapporti di forza in campo. Saranno i prossimi giorni a dirci cosa realmente succederà, sempre che poi si arrivi davvero a chiudere la partita. Una cosa è certa, siamo solo all’inizio di una lunga battaglia.

Su quanto avverrà avremo quindi modo di discutere e di litigare come sappiamo fare benissimo, ma prima ancora sarebbe da capire cosa fare qui ed ora per sostenere il popolo greco. Di certo non lo aiuteranno i sindacati europei, che invece di proclamare uno sciopero generale contro l’austerity sono rimasti a guardare il macello annunciato evitando di scomodare i rispettivi governi nazionali. Non lo aiuteranno nemmeno le autorappresentazioni dei movimenti transnazionali, che nonostante la generosità ci pare abbiano prodotto ben poco. Non lo aiuteranno nemmeno i partiti della sinistra europea che non sono riusciti purtroppo a modificare sul piano istituzionale le scelte dei singoli governi. In poche parole, da qualsiasi lato la guardiamo gli eventi, siamo sostanzialmente inutili sul piano reale per quanto riguarda la lotta del popolo greco.

Nonostante ciò siamo molto bravi a spiegare loro cosa sia giusto o sbagliato fare. Un consiglio che diamo a tutti è di stare meno su FB e di ascoltare invece quello che ci dicono i nostri compagni dalla Grecia e muoversi di conseguenza. A noi pare che la resistenza che il popolo greco abbia esercitato in questi anni si dispieghi principalmente sul piano nazionale, ma mentre il capitale e i creditori hanno dimostrato una capacità internazionalista cercando in tutti i modi e con tutti i mezzi a disposizione di piegare la resistenza del popolo greco, noi non siamo andati oltre la semplice manifestazione di solidarietà. Cosa che conta, sia chiaro, ma non in grado di portare utilità concreta alla linea del fronte. Che fare allora? Secondo noi la cosa più semplice da fare oggi è rifornire la prima linea, che oggi non è in Europa ma in Grecia, nelle strade di Salonicco e nei quartieri di Atene.

E’ li che si combatterà la vera battaglia in queste settimane e nei prossimi mesi. Una battaglia dei ricchi contro i poveri, dei creditori contro i debitori, del liberismo contro la democracia e la sovranità. Occorre allora iniziare un vero e proprio ponte umanitario di solidarietà internazionalista così come ci chiede l’associazione Solidarity For All che da mesi sta lottando nei quartieri con pratiche di solidarietà di base contro l’Austerity. Nessun povero greco deve sentirsi responsabile della propria condizione, nessuna carità nei loro confronti, ma sostegno politico e sociale dal basso ad un popolo che ha dimostrato con il referendum di avere una straordinaria dignità. Se manderemo 1, 10, 100 Tir di aiuti umanitari non è indifferente per un popolo che non arriva a fine mese.

Non lo è per due motivi, il primo perchè dimostreremmo che l’Europa della solidarietà è diversa dall’Europa Monetaria del ricatto, il secondo perchè faremmo capire ai nostri fratelli greci che non sono soli, che la loro lotta è anche la nostra.
Diamoci da fare allora, raccogliamo pasta, riso, scatolame, latte in polvere, e tutto quello che ci chiedono. Dimostriamo ai padroni dell’Europa che i loro ricatti non cancelleranno la resistenza. Il tempo delle belle parole e delle narrazioni è finito, questa è una guerra che si combatte con due strumenti, il ricatto da una parte e la solidarietà dall’altra.

Chiediamo a tutti di attivarsi per costruire in ogni territorio comitati di sostegno a questa iniziativa.

Occorre raccogliere :
– Generi di prima necessità a lunga conservazione ( pasta, riso, farina, pomodoro, scatolame, olio, LATTE IN POLVERE )
– Pannolini ed assorbenti
– Materiali scolastici, colori ed album da disegno.

Abbiamo avuto la disponibilità della Federazione del PRC di Ancona a trasformare la propria sede in centro deposito dei materiali (rifondazione.marche@virgilio.it) A loro volta i prodotti partiranno da Ancona verso Patrasso dove saranno consegnati direttamente alla rete sociale di Solidarity4all.

Per informazioni sulla logistica scrivete rete.autpop@libero.it 

Andrea Viani, Francesco Piobbichi

12/7/2015 www.controlacrisi.org

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