Lettera aperta inviati ai sindaci di Anzio e Nettuno

Lettera aperta al Sindaco e alla Giunta dei Comuni di Anzio e Nettuno, ai rappresentanti dei gruppi consiliari nei consigli comunali

I commissariamenti dei due Consigli Comunali di Anzio e Nettuno si sono conclusi con le elezioni amministrative del novembre scorso. Gli elettori hanno votato mandando al governo delle due cittadine rivierasche forze politiche di centro-sinistra.

I programmi e la campagna elettorale di queste forze di centro-sinistra si sono accumunate nel verbo “cambiare” … ed è proprio questo che tutti si aspettano. Chiediamo quindi un vero “cambio di passo” a queste due nuove Amministrazioni, una svolta, non solo simbolica, ma effettiva, capace di incidere sulla qualità della vita dei propri cittadini.

Per due cittadine che vedono migliaia di persone fare la vita da “pendolari”, quale prima e migliore occasione si presenta alle nuove Amministrazioni di centro-sinistra, se non perorare la causa del raddoppio della linea ferroviaria Roma-Nettuno?

Certo, sappiamo che i lavori al momento, prevedono il  raddoppio della linea per la sola tratta tra Campoleone ed Aprilia, ma nel piano regionale dei trasporti è previsto il raddoppio dell’intera tratta. È necessario quindi avviare il prima possibile i lavori anche da Aprilia a Nettuno, per non relegare i cittadini di questi territori  in una sorta di “serie B”.  Questo “cambio di passo”,  potrebbe segnare una svolta in favore di una visione politica progressiva di centro-sinistra rispetto a quella regressiva  di destra:  farsi portavoce  della giusta rivendicazione dei cittadini dei nostri territori al rispetto del diritto costituzionale alla mobilità, richiedendo il raddoppio dell’intera tratta ferroviaria.

La bussola che orienta la politica di chi si riferisce ad un modello di centro-sinistra della società, deve essere quella di  ricostruire su questo obiettivo un ampio fronte che torni a porre l’attenzione ai bisogni reali dei cittadini, per una corretta e diffusa fruizione dei servizi; tenendo a mente che un tale intervento strutturale e strategico produce un sensibile miglioramento della qualità della vita e positive ricadute socio-economiche.

 Non si tratta di richieste retoriche, fatte per tanto per agitare un obiettivo propagandistico;  e NON SONO AMMISSIBILI trite risposte del tipo: la cosa è impossibile, non ci sono i fondi, la linea è economicamente poco remunerativa per i gestori, ci sono mille difficoltà dal punto di vista logistico, non ci sono più gli spazi disponibili ecc.. SAPPIAMO CHE NON È COSì!

Nell’era dell’intelligenza artificiale e quindi con il ricorso alle tecnologie già disponibili, presto quasi nulla potrà definirsi impossibile per dare risposte ai bisogni reali: in alcuni paesi si costruiscono ferrovie laddove fino a qualche anno fa era assolutamente inimmaginabile solo pensarlo! Si costruisce scavalcando centinaia di metri di vallate, costruendo gallerie sotto il mare, installando binari in trincee e in sopraelevazioni.

 Chiediamo ai Sindaci e alle loro Giunte di “voler cambiare” davvero, ponendo in primo piano, al primo posto della gerarchia degli obiettivi politici, proprio il rovesciamento di quel senso comune che ci rende assuefatti, delusi, sconcertati rispetto all’esistente, e che ci fa rintanare passivamente ed individualmente nel neoliberista dogma del “non ci sono alternative”. Non possiamo accettare supinamente che si stanzino fondi per INSOSTENIBILI opere autostradali (destinate quindi all’ulteriore sviluppo della mobilità su gomma, privata e inquinante) e/o per l’incremento dell’alta velocità, finalizzata a collegare solo grandi poli di attrazione, anziché rafforzare le inadeguate e vetuste reti ferroviarie regionali. Queste ultime potrebbero invece fornire servizi a vasti territori e centinaia di migliaia di cittadini, perlopiù costretti ad usare mezzi privati, a proprio rischio, con effetti disastrosi su traffico, salute ed emissioni in atmosfera.  Senza dimenticare che quegli stessi cittadini, pagando le tasse, concorrono alla fiscalità generale, ottenendo il diritto alla fruizione dei servizi.

Le alternative ci sono, il mondo è soprattutto come noi lo facciamo, e chiediamo ai Sindaci e alle loro Giunte di farsi promotori di questo obiettivo, costituendo un tavolo di confronto per la costruzione di una proposta politica adeguata, condividendo il percorso e coinvolgendo  le altre amministrazioni interessate dalla tratta ferroviaria, le miriadi di associazioni e di comitati che negli ultimi quarant’anni si sono battute e continuano a farlo per raggiungere l’obiettivo del raddoppio della linea. Ci meritiamo un più alto livelli di servizi e di civile convivenza!

 Stiamo con i lavoratori del trasporto pubblico e privato, con i lavoratori pendolari, con gli studenti, e con tutti gli utenti che utilizzano tenacemente l’unico, sostenibile, attuale, scadente, servizio ferroviario. Chiediamo anche a Voi di unirvi a noi nel raggiungimento del raddoppio dell’intera tratta: le vostre iniziative politiche non rimarranno isolati e sconosciuti atti amministrativi, ma troveranno l’appoggio dell’elettorato che vi ha dato l’onore e l’onere della rappresentanza.

Promotori:

Rifondazione comunista Anzio-Nettuno-Ardea, Segretario Umberto Spallotta; Rifondazione comunista  Aprilia, Segretario Antonio Tatti; Comitato Pendolari Carrozza 8 Nettuno-Roma, Portavoce Rosalba Rizzuto; Giuseppe Carroccia Segretario di Rifondazione comunista, Cinecittà Luigi  Longo (Roma)  Maurizio Messina portavoce comitato pendolari Roma-Ostia

3/3/2025

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