L’Olocausto gazawi prosegue per il 731° giorno consecutivo. Israele ignora gli “ordini” di Trump e intensifica lo sterminio

Gaza – InfoPal. Le forze nazi-sioniste di occupazione israeliane (IOF) continuano la loro guerra genocida sulla Striscia di Gaza dopo aver posto fine unilateralmente al cessate il fuoco, sostenuti politicamente, economicamente e militarmente dagli Stati Uniti, dall’Europa e da parte del mondo arabo. Decine di attacchi aerei e raffiche di artiglieria colpiscono implacabilmente tutto il territorio, prendendo di mira case, tende, rifugi civili, auto piene di sfollati, e centri di distribuzione aiuti. La città di Gaza è stata invasa ed è sotto brutale attacco, mentre la popolazione è obbligata a sfollare, in una nuova Nakba. Tuttavia, molti si rifiutano di andarsene, rimanendo nei loro quartieri. Gli obiettivi preferiti dal regime genocida di Tel Aviv sono bambini (neonati inclusi), donne, medici e giornalisti. Mai si era vista tanta barbarie sadica trasmessa “dal vivo” e sotto gli occhi del mondo intero. Lo sterminio dei nativi palestinesi avanza, sia nella Striscia di Gaza sia in Cisgiordania, ma questa campagna sistematica di annientamento degli autoctoni di Palestina, i veri semiti, sta portando Israele, entità ormai disprezzata e boicottata dall’Umanità intera, verso l’autodistruzione. La fine di Israele è vicina e la vedremo tutti.

Le forze israeliane hanno ignorato, per il terzo giorno consecutivo, gli appelli del presidente degli Stati Uniti a fermare i bombardamenti, lanciando invece decine di attacchi e atrocità di massa, intensificando gli sfollamenti della popolazione che affronta una grave carestia, concentrando al contempo gli attacchi sulla città di Gaza nel tentativo di evacuarla e distruggerla.

I fatti delle ultime ore.

I corpi di due nuovi martiri sono arrivati ​​all’Ospedale Battista, uccisi nella zona di Carrefour/Tal al-Hawa, nel sud della città di Gaza.

Altri due corpi sono stati trasferiti al Complesso Medico Nasser, vittime di un attacco nella zona di “Al-Tina” presso un centro di distribuzione di aiuti statunitensi a sud di Khan Yunis, nella Striscia meridionale.

Tre civili sono morti a causa delle ferite riportate nei precedenti bombardamenti israeliani a Khan Yunis.

L’artiglieria israeliana ha bombardato i dintorni del ponte di Wadi Gaza, nella Striscia di Gaza centrale, mentre nuovi attacchi aerei hanno colpito la parte settentrionale di Khan Yunis.

Il fuoco dell’artiglieria ha colpito le zone settentrionali del campo profughi di Al-Bureij, nella Striscia di Gaza centrale.

Secondo fonti locali, almeno due palestinesi in cerca di aiuti sono stati uccisi e altri feriti dall’esercito israeliano a sud di Khan Younis.

Il genocidio di Gaza in cifre.

Israele ha compiuto oltre 158.000 massacri, prendendo di mira più di 39.022 famiglie, con la conseguente cancellazione di circa 2.700 famiglie dai registri anagrafici.

I dati del governo e delle Nazioni Unite mostrano che oltre l’88% degli edifici di Gaza è stato danneggiato o distrutto, con perdite totali superiori a 62 miliardi di dollari. Le forze israeliane controllano il 80% del territorio di Gaza attraverso invasioni, incendi e sfollamenti.

L’occupazione israeliana ha distrutto completamente 163 scuole e università, 369 parzialmente, 833 moschee completamente, 167 parzialmente e 19 cimiteri.

L’ufficio stampa del governo di Gaza ha riferito che nelle ultime 48 ore Israele ha lanciato 131 raid aerei e di artiglieria, uccidendo 94 civili. Di questi, 61 sono avvenuti nella sola città di Gaza. L’ufficio ha dichiarato che questo crimine continuo fa parte del genocidio in corso contro il popolo palestinese, dimostrando il totale disprezzo di Israele per gli appelli internazionali alla de-escalation.

L’ufficio ha attribuito la piena responsabilità a Israele, esortando l’amministrazione statunitense e la comunità internazionale ad adottare misure immediate e serie per porre fine all’attacco e imporre un effettivo cessate il fuoco.

Trump a Netanyahu sulla proposta per Gaza: “Sei sempre così negativo“.

Il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha duramente rimproverato il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu per la sua reazione negativa alla risposta favorevole del movimento di resistenza palestinese Hamas alla proposta di un accordo di cessate il fuoco, secondo quanto riportato da un rapporto.

Un funzionario statunitense ha riferito lunedì all’agenzia di stampa Axios che Trump avrebbe chiamato Netanyahu venerdì per discutere della risposta positiva di Hamas alla sua proposta di cessate il fuoco, che considerava una buona notizia.

Il leader israeliano, tuttavia, la vedeva diversamente, dicendo a Trump che “non c’è niente da festeggiare e che non significa nulla”.

“Non capisco perché sei sempre così fottutamente negativo. Questa è una vittoria. Accettala”, avrebbe risposto Trump.

Sabato, i collaboratori di Netanyahu hanno insistito sul fatto che lui sia “totalmente allineato” con Trump. Tuttavia, il funzionario statunitense ha affermato che lo scambio di battute durante la chiamata di venerdì è stato “controverso” e che Trump era estremamente “infastidito” da Netanyahu.

Hamas ha confermato venerdì di aver accettato di liberare i prigionieri israeliani, ma non ha menzionato il disarmo.

Trump ha esortato Israele a cessare gli attacchi a Gaza e ha chiesto a Hamas di rilasciare i prigionieri rimanenti entro 72 ore dalla sospensione dell’offensiva militare e dal ritiro delle truppe “sulla linea concordata”.

Israele ha accettato lo scambio di prigionieri, ma non ha risposto ufficialmente alla richiesta di Trump di interrompere l’offensiva nel territorio assediato.

Hamas e il regime israeliano dovrebbero avviare lunedì in Egitto negoziati indiretti per un cessate il fuoco.

Video.

Una bambina, incredula e sotto shock, a fissare il corpo senza vita del fratello dopo che un attacco israeliano ha distrutto la loro casa a Gaza.

(Fonti: Quds Press, Quds News, PressTv, PIC, Wafa, The Cradle, Al-Mayadeen; ministero della Salute di Gaza; Euro-Med monitor, Telegram; credits foto e video: Quds News network, PIC, Wafa, ministero della Salute di Gaza, Telegram e singoli autori).

Per i precedenti aggiornamenti:

https://www.infopal.it/category/genocidio-e-pulizia-etnica-a-gaza

6/10/2025 https://www.infopal.it

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