Nel 2012 sono state 633 le persone inviate negli opg, 604 nel 2013. Fp Cgil e comitato stopOPG “C’è una grande sofferenza dei mille internati delle sei strutture presenti sul territorio nazionale, definite dallo stesso Presidente della Repubblica Napolitano indegne per un paese civile

Ospedali psichiatrici giudiziari, sulla chiusura ancora un rinvio in vista. L’orrore continua

“Arrivera’ in tempi brevissimi e sotto forma quasi sicuramente di decreto legge la proroga per la chiusura degli ospedali psichiatrici giudiziari”. Il provvedimento “avra’ una durata limitata ad un anno e specifici paletti ed un percorso”. Come era prevedibile, ancora un passo indietro nella fine dell’era dell’orrore degli OPG. il viceministro alla Giustizia, Enrico Costa, a margine del convegno “Impegni per il superamento degli OPG”, organizzato ieri dalla Commissione Igiene e Sanita’ del Senato, è stato molto chiaro. La decisione di una ulteriore proroga, dopo quella in scadenza il prossimo 31 marzo, per Costa, “e’ una necessita’ dettata da una mancanza di alternative in cui ospitare i pazienti attualmente internati. Ma sulla durata della proroga non c’è certezza, almeno stando a quanto dichiara il sottosegretario alla Salute Vito De Filippo. “Quello che e’ certo e’ che il decreto “dovra’ essere una normativa che consentira’ di introdurre elementi di innovazione nel percorso di superamento”. E quindi potrebbe essere una proroga molto più lunga di quella di cui si vocifera da fissare al 2017. Addirittura dal confronto politico emerge l’esigenza di avere “tempi cadenzati per le chiusure”, e “rafforzamento dei servizi territoriali che dovranno prendere in carico i dimessi”.

In attesa della chiusura, l’appello che arriva dalle Regioni alla magistratura e’ quello di “fermare il flusso”. Nel 2012 sono state 633 le persone inviate negli opg, 604 nel 2013. Stefano Cecconi, responsabile delle Politiche della Salute della Cgil nazionale, tra i promotori con la Fp Cgil del comitato stopOPG, parla di “una situazione paradossale”. “C’è una grande sofferenza ai mille internati delle sei strutture presenti sul territorio nazionale, definite dallo stesso Presidente della Repubblica Napolitano indegne per un paese civile – ricorda Cecconi -. Per questo abbiamo rilanciato il nostro impegno e ottenuto un’interlocuzione con il Parlamento. Ci sono le risorse per cambiare”. Secondo la Cgil è necessario potenziare i servizi di salute mentale nel territorio per tutti i cittadini, non solo per gli internati. E serve soprattutto restituire al personale sanitario funzioni di cura e non di custodia, che si avrebbero qualora le Regioni insistessero nel costruire al posto degli OPG dei mini OPG regionali. Secondo Stefano Cecconi, “è possibile fermare tutto questo e invertire la rotta nella direzione della strada segnata da Franco Basaglia con la frantumazione del muro del manicomio di Trieste”.

Fabrizio Salvatori

28/03/2014 www.controlacrisi.org

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