Respira conflitto, ispira resistenza.
Trattenere il respiro
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L’epoca é pericolosa. L’aria irrespirabile.
Eppure il film é divertente seppur da pochi compreso.
Focalizziamo il riassunto: Meloni, Fascista, dopo aver sostenuto la Russia, che simboleggia Falce martello e Israele, teoricamente antinazista, salta sul carro del “Sosteniamo i nazi Azov! Guerra ai comunisti del globo terracqueo!” In piena alleanza con i democratici USA assieme al nostro PD, teoricamente sedicenti sinistra, ed a Israele, che fa il nazista coi palestinesi.
Ora per inseguire Trump di destra, che prima alza la manina e poi volta le spalle ai nazi ucraini (sempre sostenuti dal PD) tocca anche a Lei, quella a cui Nando Ferretti avrebbe dato un’altro appellativo, schierarsi con Russia e Cina comunista, contro l’Europa. Oppure con l’Europa contro Trump, Putin e Bella-Xi? Non sentite anche voi questo stridio di unghie sul vetro?
E mi pare che lo stesso stridio venga dal PD nel momento in cui quell’America a cui leccavano lo sfintere a costo di appoggiare dei nazisti, si é improvvisamente schierata con gli altri, contro i suoi stessi servi. Gasparri non sa piú dove guardare.
Il film é pieno di colpi di scena e sinceramente esilarante. Gli opportunismi, le strategie ed il caso si aggrovigliano in una matassa districabile, e solo guardando la storia dall’alto e tenendo lo sguardo fisso sul parlamento delle nazioni unite, o piú precisamente sulla carta dei Diritti Umani, si riesce a capire la trama.
Nel parlamento Onu le cose sono cambiate. Gli Usa non sono piú soli al comando ma anzi rientrano dalla finestra montando sul carro del vincitore: La Cina. La quale sta già cambiando e cambierà tantissimo la logica di governo mondiale.
É vero, sono tutti paesi conservatori. Ed é vero, la Cina ha una parvenza di società capitalista e libero commercio ma, la prima grande differenza é la logica di controllo pubblico dell’economia che garantisce dignità popolare oltre che risparmio ed efficenza. La seconda ê che, anziché invocare la MEGA MAGA o, come si chiamava un tempo, il “Mercato Egemonico Culturale a Oltranza” che deruba tutti per ingrassarne pochi, la Cina invoca invece la prosperità globale condivisa attraverso il rispetto effettivo del Diritto Internazionale senza piú doppi standard. Ecco il riferimento, il Diritto.
Cosa mi aspetto?
Da noi si stanno disconoscendo le istituzioni a tutela del Diritto, dalla CPI alla Corte Costituzionale. Anzi di piú se ne sta proprio perdendo il senso comune. L’ impoverimento e profondo, sia culturale che economico, il conflitto interno all’Italia e all’Europa si sta delineando, i potenti di casa nostra faranno di tutto per restare al comando e dovremmo resistere con tutta la nostra determinazione per non perire di fame o di violenza.
Ma:
Alla luce di quello che sta emergendo alle nazioni unite non siamo piú soli contro i potenti ma solo contro i soli potenti di casa nostra che restano soli, isolati dai potenti del mondo. A noi in particolare tocca la Gatta in Tangenziale a cui auguro sinceramente di non diventare Gatta Morta tipo Maria Antonietta. Ma la storia insegna.
Mi aspetto in pochi anni un cambio radicale del contesto internazionale che se da un lato rischia un terribile retaggio conservatore (su cui la Gatta in Tangenziale si aggrappa con unghie e denti) ma forse nemmeno piú di tanto al di là della propaganda, dall’altro lato il nuovo vento multipolare potrebbe bloccare l’ipocrisia arrivista e guerrafondaia che da sempre contrasta l’applicazione concreta dei Diritti Umani e delle Costituzioni democratiche nel mondo, mai applicate veramente.
In questa prospettiva sono fermamente convinto che ci sia piú di uno spiraglio per costituire un’Europa differente e vivibile. Diventa interesse di quasi tutti.
Inoltre una condizione di favore sta nel fatto che nè Meloni né Renzi né nessuno del PD, perciò quasi trasversalmente nel parlamento, é piú credibile per nessuno sul piano internazionale, sono solo servi disperati senza potere e nemmeno valore aggiunto culturale per il mondo multipolare.
Mentre altri soggetti per ora sopravvalutati ma con una forte etica e quindi credibilità internazionale, potrebbero avere l’opportunità di diventare dei mediatori indispensabili in quanto attendibili se non addirittura da sempre concordi all’insegna di una umanità dal futuro condiviso.
Quindi ritengo vitale per il popolo europeo, comunista e non, dagli anarcoidi che lottano per i Diritti Umani ma non votano, passando per comunisti e socialisti narcolettici, fino ai piú semplici democratici sinceri che discordano la guerra e la prevaricazione per forte spirito etico, riconoscersi tutti comunque in una tendenza contraria alla guerra ma anche di memoria comunista che oltre ad avere un decennale e sincero rapporto solidale col comunismo cinese, guarda al multipolarismo o inter-nazionalismo, in solidarietà col sud del mondo e guarda da sempre ai Diritti Umani, senza bisogno di dirlo in inglese per leccare il nuovo culone mondiale.
In Europa e in Italia bisogna vincere la sfida politicamente contro ogni tipo di prevaricazione dei Diritti Umani ovvero un salto di qualità storico, non solo sul fronte della protesta antifascista che se decontestualizzato sarebbe una riproduzione farsesca della piccola storia provinciale italiana, ma spingere di piú, al cuore del problema: contro l’intero apparato capitalista che guida le redini d’Europa e impone il denaro al di sopra dei Diritti.
E contro i loro servi, Tra cui Meloni ma pure tanti di sedicente sinistra lobbista. Non vanno appesi eh, son pacifista, ma a casa in pensione anticipata, anche cospicua guarda, ma fuori dall’ orbita delle gonadi, dove non fanno piú danni alla popolazione.
Sia chiaro: questi son disposti a fare un golpe pur di non perdere, e i popoli non vinceranno mai se non decidiamo personalmente dove vogliamo andare. E non lo capiremo finché non cominciamo a razionalizzare le contraddizioni che abbiamo dentro a livello sociologico ed etologico e quindi interagire di piú e meglio tra esseri umani, anche accettando la tecnologia, ormai assimilata irreversibilmente dall’antropos, ma come strumento di interazione anziché di distrazione o mera informazione.
Ma lo spiraglio c’è. Proviamoci, con tutti noi stessi. riprendiamoci il nostro pezzetto di terra, la nostra parte di mondo, e invece di scannarsi per colore, genere, provenienza, ripuliamolo, curiamolo e applichiamone personalmente, come dei matti dissociati, i principi di Diritto Umano e Dignità, come non abbiamo mai fatto davvero. Questo non dipende dai politici e cosí la nostra Europa puó non dipendere dai politici ma da noi. La nostra spinta emotiva dipende da noi antropologicamente, finché saremo quasi tutti distratti o immobili non usciremo dalla millenaria barbarie. Bisogna buttare il cappello in aria ora, in questo passaggio storico, disobbedire e costruire sfacciatamente un altro tipo di comunicazione libera di correre e non piú vincolata dai canoni del denaro, cosí come un direttore del Cern deve pensare alla scienza e non accantonarla per impazzire alla ricerca di fondi. Vale anche per noi, anziché rifiutare la tecnologia va impugnata con la consapevolezza che la cooperazione multipolare dal basso puó progredire le potenzialità soggettive sia nello sviluppo della persona che anche politicamente parlando.
Saró matto ma la penso cosí.
Nel frattempo, tratteniamo il respiro e prepariamoci a vederne delle belle.
Rubrica di Delfo Burroni
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