Ricordiamo i temi dei referendum sociali

volantino referendum sociali

POTERI DEL DIRIGENTE SCOLASTICO:

vogliamo cancellare il potere del dirigente scolastico di scegliere in modo discrezionale i docenti della propria scuola e di confermarli o mandarli via dopo un triennio, con il forte rischio di gestioni clientelari.

VALUTAZIONE DEL MERITO DA PARTE DEL DIRIGENTE SCOLASTICO:

vogliamo eliminare la possibilità per il preside di elargire in modo discrezionale premi in denaro agli insegnanti considerati “meritevoli”, scongiurando così ulteriori divisioni tra i lavoratori e rilanciando la
contrattazione.

ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO:

vogliamo abrogare l’obbligo di 200 ore nei licei e 400 ore nei tecnici e professionali di alternanza scuola-lavoro, un impegno inattuabile che – oltre a colpire l’autonomia scolastica – imporrà la dequalificazione dei progetti formativi e la loro trasformazione in semplice addestramento professionale, se non lavoro gratuito.

SCHOOL BONUS:

vogliamo abrogare il forte sgravio fiscale (incostituzionale) in favore di chi elargisce somme di denaro alle scuole, per impedire l’ingresso dei privati nella Scuola Pubblica e fare in modo che non si creino scuole di elite, di serie B e serie C.

TRIVELLAZIONI:

vogliamo fermare tutti i nuovi progetti di perforazione e estrazione (oltre 100), anche in mare oltre le 12 miglia, ricordando che il referendum non riguarda le concessioni già assegnate.

INCENERITORI:

vogliamo opporci al piano nazionale per lo sviluppo degli inceneritori previsto  dallo Sblocca Italia (L. 133/2014), per tutelare la salute pubblica e restituire alle Regioni il potere di programmazione e di gestione in materia di rifiuti.

BENI COMUNI:

vogliamo che sia rispettato l’esito del referendum sull’acqua e sui servizi pubblici locali del giugno 2011, contro gli intenti di privatizzazione del decreto Madia, per sostenere la versione originale della legge per la ripubblicizzazione del servizio idrico e per inserire il diritto all’acqua nella Carta costituzionale”.

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