Un logaritmo può far meglio dei politici

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A pochi giorni dalla scadenza del termine per la presentazione, alla Commissione Europea, del Pnrr (Piano nazionale di ripresa e resilienza), necessario per accedere ai fondi messi a disposizione attraverso il Next Generation EU, si cominciano a delineare, sia pure tra le righe, le risorse che saranno destinate al Sud.

Se è pur vero, come sostiene la stessa Ministra per il Sud e la coesione territoriale Mara Carfagna, che il logaritmo utilizzato dall’UE per la definizione dei fondi tra gli Stati, valorizzava il Pil, il numero degli abitanti e il livello di disoccupazione, assegnando così al Sud una quota superiore al 60% delle risorse, è pur vero che l’esecutivo precedente aveva scartato questa idea, per cui il danno era già stato fatto. Come se non si potesse modificare l’impianto precedente!

In quest’ottica, pertanto, l’aver previsto una quota pari al 40% delle risorse al Sud rappresenta un punto a favore della Ministra, ma sicuramente un’ingiustificata riduzione, ancora una volta, delle risorse per il Mezzogiorno.

Del resto, lo stesso Presidente Draghi, intervenuto negli incontri su “Sud – progetti per ripartire”, organizzati dalla Ministra Carfagna, ha dichiarato che, tra il 2008 e il 2010, la spesa pubblica per investimenti al Sud è più che dimezzata, passando da 21 miliardi a poco più di 10 miliardi, oltre al fatto che le risorse non siano state adeguatamente utilizzate.

La Ministra, inoltre, sollecita “un nuovo approccio politico e culturale alla ricostruzione del Mezzogiorno”, chiamando in causa le diverse generazioni politiche che si sono avvicendate e che hanno utilizzato il “benaltrismo” per giustificare le loro inefficienze.

Orbene, il Comitato per l’Unità della Repubblica di Corato (BA) ritiene che attualmente una buona parte di amministratori locali del Sud ha un approccio molto diverso e lo dimostra per esempio l’appello dei cinquecento Sindaci della rete “Recovery Sud” inviata al Presidente del Consiglio Mario Draghi (per inciso il Sindaco della nostra città è fra i primi 50 firmatari) e alla Presidente della Commissione Europea Ursula von der Layen. Altro esempio è la protesta del Sindaco di Acquaviva delle Fonti che ha trascorso la notte nel palazzo del Comune per manifestare contro l’ingiusta distribuzione delle risorse del Recovery Plan al Sud, oppure Consigli Comunali monotematici sull’autonomia regionale differenziata.

E’ chiaro, quindi, che se inserissimo in una situazione già così compromessa per il Sud, anche l’approvazione dell’autonomia regionale differenziata che attribuisce maggiori poteri ad alcune regioni del Nord, il risultato sarebbe devastante.

Per fermare il divario fra Nord e Sud, così come invocato dallo stesso Presidente Draghi, per una generale ripartenza del Paese, non abbiamo certo bisogno di frammentarlo ulteriormente (del resto la stessa pandemia e la Sanità regionalizzata lo hanno fortemente evidenziato caso mai ce ne fosse bisogno).

Per questo, i Comitati per l’Unità della Repubblica di Bari e Corato, ancora una volta, si oppongono con forza a qualsiasi tipo di autonomia regionale differenziata e auspicano una revisione costituzionale, a partire dal terzo comma dell’art. 116 Cost.

Tale opposizione si è sostanziata nella organizzazione di una serie di conferenze-dibattiti sul tema della autonomia differenziata al fine di stimolare la formazione di una coscienza critica nel nostro territorio.

Inoltre, è stato predisposto un O.d.G. da presentare in una prossima riunione del Consiglio comunale di Corato per deliberare di impegnare il sindaco e la giunta a porre in atto ogni utile e necessaria iniziativa per avviare la formazione di un fronte unitario di Consigli comunali del nord-barese, che conduca a un invito al Presidente della Regione Puglia, dott. Michele Emiliano, di farsi promotore di una richiesta di moratoria immediata dell’iter procedimentale in corso, proseguendo con l’attivazione, comprendente tutti i livelli istituzionali, di ridiscussione complessiva del regionalismo vigente, alla luce dei risultati che esso ha prodotto dopo più di 40 anni di applicazione.

Infine, si intende far precedere la discussione dell’O.d.G. con una serata di formazione a favore dei consiglieri, assessori di Corato, allargata anche ai sindaci, assessori e consiglieri di comuni limitrofi.

Prof.ssa Isa Ventura

Comitato per l’Unità della Repubblica. Corato – Bari

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