Venezuela, Maduro: “Sconfiggeremo il golpe fascista criminale”

Il Venezuela continua ad affrontare una guerra ibrida orchestrata da potenze straniere, con il governo di Nicolás Maduro che denuncia un tentativo di destabilizzazione tramite violenze, sanzioni economiche e propaganda mediatica, con il Segretario di Stato USA Blinken che decide per conto proprio che l’opposizione di destra venezuelana ha vinto le elezioni, mentre il presidente argentino Milei e il proprietario di X, Elon Musk, all’unisono incitano al golpe.

Maduro: “Sconfiggeremo il golpe fascista criminale”

Il Venezuela sta attualmente affrontando tentativi di delegittimazione della netta vittoria elettorale del Presidente Nicolás Maduro, orchestrati dall’opposizione interna e da forze ostili internazionali, con gli Stati Uniti in testa.

Nelle ultime settimane, diverse strategie sono state messe in atto per destabilizzare la Repubblica Bolivariana, con l’intento di rovesciare il legittimo governo socialista.

Ci troviamo di fronte a una guerra ibrida che si manifesta in tre forme principali: violenza, disinformazione e pressione economica.

Discorso di Maduro sulla crisi in Venezuela

Ieri, durante un discorso tenuto presso il Palazzo di Miraflores, il Presidente Nicolás Maduro ha annunciato: “Abbiamo sconfitto la prima parte del colpo fascista criminale“. Questa dichiarazione è stata fatta nel contesto di una mobilitazione permanente del popolo venezuelano a Caracas, a testimonianza della loro determinazione nel difendere la sovranità del Paese. Maduro ha lodato il coraggio del popolo venezuelano, esclamando: “Viva la vittoria del 28 luglio. Viva la patria, viva il Venezuela”.

Nel suo discorso, il Presidente ha sottolineato l’importanza dell’unità e della mobilitazione popolare per resistere alle pressioni esterne. Ha anche commentato positivamente la decisione delle autorità elettorali di accettare il ricorso e convocare i dieci candidati alla presidenza per presentarsi, considerandolo un passo verso la trasparenza e la legittimazione del processo elettorale. Ha invitato tutti i candidati a partecipare attivamente.

Condanna delle forze destabilizzanti

Maduro ha espresso la sua determinazione nel combattere le forze fasciste e di estrema destra che cercano di destabilizzare il Paese. Ha evidenziato come il popolo venezuelano non desideri un ritorno alle violenze e alle guarimbas, facendo riferimento agli episodi di violenza passati e ai precedenti tentativi di rovesciare il governo, come quello del 2019 guidato da Juan Guaidó, sostenuto dagli Stati Uniti.

Il Presidente ha assicurato che il governo dispone di tutte le prove necessarie per dimostrare la regolarità delle elezioni, esortando i partiti a presentare le loro evidenze al Tribunale e al Consiglio Nazionale Elettorale (CNE).

Il “golpe cibernetico” e le influenze esterne

Maduro ha denunciato quello che ha definito “il primo golpe cibernetico nella storia del Venezuela”. Ha spiegato che la recente violenza è stata alimentata da false promesse dell’opposizione, che ha sfruttato la frustrazione e le speranze della popolazione. Ha anche affermato che molti dei coinvolti nelle violenze erano migranti provenienti da vari Paesi sudamericani, addestrati e finanziati per destabilizzare il Venezuela.

A questo proposito, Maduro ha annunciato l’arresto di 1.200 guarimberos e la ricerca di altri 1.000 responsabili delle violenze recenti. Ha accusato i leader della destra estrema e l’imperialismo nordamericano di essere i mandanti intellettuali di questi atti criminali, affermando che il governo non permetterà che la pace del Venezuela venga minacciata.

Accuse agli Stati Uniti e l’opposizione

Maduro ha lanciato un appello forte e diretto agli Stati Uniti, chiedendo loro di smettere di interferire negli affari interni del Venezuela. Ha accusato Washington di cercare di imporre un nuovo “Guaidó” e ha definito Edmundo González Urrutia, il principale candidato dell’opposizione, un agente della CIA, paragonandolo a Juan Guaidó.

Il Presidente ha criticato le dichiarazioni del Segretario di Stato americano Antony Blinken, che ha riconosciuto González come il vincitore delle elezioni del 28 luglio, nonostante gli osservatori internazionali abbiano confermato la regolarità delle presidenziali vinte da Maduro.

Prospettive future

In un’altra occasione pubblica, Maduro ha partecipato alla riunione del Consiglio Nazionale di Economia Produttiva Settore Agroindustriale, discutendo le strategie per potenziare l’economia venezuelana, gravemente colpita da anni di sanzioni economiche illegali imposte unilateralmente da Washington.

Il Presidente ha sottolineato che, nonostante le difficoltà, il Paese ha superato le sfide della guerra economica e ha raggiunto una produzione alimentare sufficiente per il consumo interno. Ha anche affermato che il Venezuela ha sconfitto l’iperinflazione e ha promesso che il Paese non sarà mai più vulnerabile come in passato.

Come già sottolineato in un precedente articolo, il Venezuela continua a essere bersaglio di una guerra ibrida, un attacco multidimensionale che comprende campagne mediatiche, sanzioni economiche e tentativi di destabilizzazione politica attraverso la violenza.

Questo tipo di conflitto, che combina elementi convenzionali e non convenzionali, mira a destabilizzare il governo e manipolare l’opinione pubblica, con l’obiettivo di porre fine all’esperienza rivoluzionaria avviata da Hugo Chávez.

Il politologo Martín Pulgar, in una recente intervista con la stampa cubana, ha sostenuto che questa strategia di propaganda cerca di minare la fiducia del popolo nella leadership chavista, creando un clima di caos e disordine per rovesciare il governo legittimo.

2/8/2024 https://www.kulturjam.it/

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