463° giorno di olocausto israelo-statunitense a Gaza. 5 massacri nelle ultime 48 ore. Assassinato un altro giornalista. Bilancio aggiornato: 46.537 morti e 109.571 feriti
Funerale del fotoreporter Saed Abu Al-Nabhan, ucciso venerdì da cecchini israeliani a Al-Nuseirat, nella Striscia di Gaza centrale.
Gaza-InfoPal. L’olocausto gazawi ad opera delle forze coloniali genocide sioniste, armate e sostenute da USA ed Europa, con la complicità del mondo arabo, è entrato sabato 11 gennaio 2025 nel 463° giorno. L’assalto genocida di Israele continua inarrestabile nonostante le richieste del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite per un cessate il fuoco immediato e le direttive della Corte internazionale di giustizia che sollecitano misure per prevenire il genocidio e alleviare la terribile situazione umanitaria a Gaza.
Le forze di occupazione israeliane hanno compiuto cinque massacri contro famiglie, nelle ultime 48 ore, causando la morte di almeno 38 palestinesi e il ferimento di altri 193, secondo i rapporti del ministero della Salute di Gaza.
Il Ministero ha confermato che il bilancio delle vittime palestinesi dall’inizio dell’offensiva israeliana, il 7 ottobre 2023, è salito a 46.537, con 109.571 persone ferite. La maggior parte delle vittime sono donne e bambini.
Secondo le stesse fonti, i servizi di emergenza non riescono ancora a raggiungere molte delle vittime e dei corpi intrappolati sotto le macerie o sparsi lungo le strade del territorio devastato dalla guerra, poiché le forze di occupazione israeliane continuano a ostacolare i movimenti delle ambulanze e delle squadre di difesa civile.
La scorsa notte, diversi palestinesi sono stati uccisi in attacchi aerei israeliani che hanno preso di mira aree residenziali nel quartiere di Al-Zaytoun, nella città di Gaza, secondo fonti locali.
Aerei da guerra israeliani hanno colpito un appartamento nell’edificio Abu Al-Ouf, vicino alla Moschea Al-Sham’a, nella parte sud-orientale di Gaza. L’attacco ha provocato vittime e feriti tra i residenti.
In un’altra aggressione, gli aerei israeliani hanno attaccato un edificio residenziale appartenente alla famiglia Tafesh, nello stesso quartiere. L’assalto ha causato la morte di almeno una persona e il ferimento di altre tre.
Sempre nella giornata di ieri, le forze israeliane hanno bombardato un appartamento vicino alla Moschea Al-Kanz, nel quartiere di Al-Rimal, a ovest di Gaza, provocando la morte di tre persone, tra cui una donna e una bambina, e il ferimento di altre dieci. Le abitazioni vicine hanno subito gravi danni.
Israele assassina un altro giornalista.
Il giornalista palestinese Sa’ed al-Nabhan è stato colpito a morte da un cecchino israeliano mentre venerdì seguiva gli attacchi israeliani nel centro della Striscia di Gaza. E’ il 203° giornalista palestinese ucciso in attacchi israeliani dall’inizio del genocidio in corso.
Le riprese mostrano la vasta distruzione e l’abbattimento di edifici residenziali nel campo profughi di Jabalia causati dalle forze di occupazione israeliane durante il loro piano di annientamento in corso nel nord di Gaza.
Da più di 90 giorni, le forze di occupazione israeliane portano avanti una pulizia etnica dei civili nel nord di Gaza, tra detonazioni di robot esplosivi e attacchi incessanti, trasformando l’area in una città fantasma.
(Fonti: Quds Press, Quds News network, PIC, Wafa, ministero della Salute di Gaza; Euro-Med monitor, Telegram; credits foto e video: Quds News network, PIC, Wafa, ministero della Salute di Gaza, Telegram e singoli autori).
Per i precedenti aggiornamenti:
https://www.infopal.it/category/operazione-spade-di-ferro-genocidio-a-gaza
https://www.infopal.it/category/ciclone-al-aqsa
https://www.infopal.it/category/palestina-media-e-geopolitica-approfondimenti-e-analisi
11/172025 https://www.infopal.it/
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