465° giorno di olocausto israelo-statunitense a Gaza. L’ospedale al-Awda sotto assedio da 5 giorni. 70 bambini uccisi negli ultimi cinque giorni. Bilancio attuale: 46.565 morti e 109.660 feriti

Gaza-InfoPal. L’olocausto gazawi ad opera delle forze coloniali genocide sioniste, armate e sostenute da USA ed Europa, con la complicità del mondo arabo, è entrato lunedì 13 gennaio 2025 nel 465° giorno. L’assalto genocida di Israele continua inarrestabile nonostante le richieste del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite per un cessate il fuoco immediato e le direttive della Corte internazionale di giustizia che sollecitano misure per prevenire il genocidio e alleviare la terribile situazione umanitaria a Gaza.

L’esercito di occupazione israeliano ha attaccato diverse abitazioni, obiettivi civili e centri di accoglienza in diverse aree di Gaza, nelle ultime 24 ore, uccidendo e ferendo decine di cittadini.

La vasta campagna genocida dell’esercito israeliano nel nord della Striscia di Gaza, in particolare a Jabalia e Beit Lahia, è entrata nel 101º giorno. Le forze israeliane continuano a bombardare intensamente case e rifugi, a colpire civili e a imporre un assedio stretto su tutta l’area.

Gli attacchi deliberati contro operatori di ambulanze e della difesa civile da parte di Israele hanno già privato il nord di Gaza di qualsiasi servizio di soccorso.

Le forze di occupazione continuano l’aggressione brutale contro la Striscia di Gaza, da terra, mare e aria, dal 7 ottobre 2023. Finora, l’attacco ha causato la morte di 46.565 cittadini e il ferimento di 109.660 altri. Migliaia di vittime sono ancora sotto le macerie e sulle strade, mentre le squadre di soccorso e ambulanze non riescono a raggiungerle.

L’Autorità della Difesa Civile nella Striscia di Gaza ha annunciato domenica che circa 70 bambini sono stati uccisi negli ultimi cinque giorni a causa dei bombardamenti israeliani in diverse aree della Striscia.

Nelle prime ore di lunedì, il cittadino Ahmed Mufid Sobhi Awadallah è stato ucciso in un attacco di un drone israeliano mentre si trovava su una motocicletta a Hamad, a nord di Khan Yunis, nel sud della Striscia di Gaza.

Sei cittadini, tra cui tre bambini e due donne, sono rimasti feriti in un attacco israeliano contro sfollati che cercavano rifugio nella fabbrica di marmo Abu al-Rish, a ovest di Khan Yunis.

Un cittadino è stato inoltre ucciso e un altro ferito quando l’occupazione ha bombardato un raduno di cittadini a Khan Yunis.

Aerei israeliani hanno bombardato un’auto a nord di Rafah, e cinque persone sono state uccise.

Navi da guerra israeliane hanno bombardato l’area Al-Ezba, nella zona costiera di al-Mawasi, a ovest della città di Rafah.

Diverse persone sono rimaste ferite in un attacco aereo israeliano contro un gruppo di cittadini a Jabalia al-Balad, nel nord della Striscia di Gaza.

Altre cinque persone sono state uccise e molte altre ferite in un bombardamento israeliano contro la scuola Salah al-Din, che ospitava sfollati a ovest del governatorato di Gaza.

Cinque cittadini sono stati uccisi e altri feriti in un attacco aereo israeliano contro un’abitazione residenziale nel quartiere al-Shuja’iyya, a est della città di Gaza.

L’esercito israeliano ha fatto esplodere edifici residenziali nell’area di Saftawi, a nord della città di Gaza.

Due cittadini sono stati uccisi dai proiettili della marina israeliana sulla spiaggia della città di Gaza.

Otto persone, tra cui una ragazza, sono state uccise e altre ferite quando gli aerei da guerra israeliani hanno bombardato due raduni di cittadini vicino all’incrocio di Dabit e nei pressi della Torre Zaharna, nel centro della città di Gaza.

I bombardamenti di artiglieria e il fuoco intenso delle forze di occupazione continuano a ovest del campo di al-Nuseirat, nel centro della Striscia di Gaza.

L’ospedale al-Awda sotto assedio da 5 giorni.

Mohammed Saleh, direttore dell’ospedale Al-Awda a Tel Al-Zaatar, nel nord della Striscia di Gaza, ha rivelato che l’ospedale, che ospita oltre 100 sfollati, è sotto un assedio incessante da cinque giorni.

Un carro armato è posizionato accanto all’ospedale, sparando proiettili senza sosta e colpi di arma da fuoco incessanti, ha aggiunto.

Nonostante ciò, l’ospedale continua a fornire servizi a più di 30 pazienti che stanno ancora ricevendo cure, oltre a diversi bambini e alle loro famiglie.

La situazione è gravissima, poiché l’esercito israeliano non consente a nessuno di entrare o uscire dall’ospedale.

(Foto di copertina: con il peggiorare della crisi del carburante, i palestinesi stanno ricorrendo a bruciare plastica per produrre combustibile, esponendosi a temperature elevate, respirando materiali tossici, per lunghe ore a causa del continuo blocco israeliano. Israele sta impedendo l’ingresso del carburante e del gas tanto necessari nell’enclave assediata).

(Fonti: Quds Press, Quds News network, PIC, Wafa, ministero della Salute di Gaza; Euro-Med monitor, Telegram; credits foto e video: Quds News network, PIC, Wafa, ministero della Salute di Gaza, Telegram e singoli autori).

Per i precedenti aggiornamenti:

https://www.infopal.it/category/operazione-spade-di-ferro-genocidio-a-gaza

https://www.infopal.it/category/ciclone-al-aqsa

https://www.infopal.it/category/palestina-media-e-geopolitica-approfondimenti-e-analisi

13/1/2024 https://www.infopal.it/

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