8/4/2024 “Mio intervento all’Assemblea Generale della CGIL di Bergamo”

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Le ultime assemblee generali della CGIL e della Fp sono state fatte a metà dicembre del 2023.
Nell’ultima Ass.gen.della fp presente la compagna del regionale Monica Vangi avevo chiesto alla CGIL di non fermarsi dopo gli scioperi peraltro poco riusciti soprattutto in Sanità.

Intanto in questi mesi e’ successo di tutto…… E’ tragicamente aumentato l’escalation delle guerre, in Palestina il popolo è sempre più schiacciato nella striscia di Gaza e’ in atto un vero e proprio genocidio da parte degli israeliani a cui la comunità internazionale assiste silenziosa e anche il nostro governo è complice aiutato dalla cosiddetta opposizione parlamentare che partecipa a generiche manifestazioni per la pace e poi vota per finanziare gli armamenti in Ucraina.
Finanche l’Anpi ha problemi a parlare di genocidio in Palestina.Anche dentro la CGIL non c’è una linea precisa infatti in tutte le manifestazioni pro Palestina non ho mai visto bandiere della CGIL, ho visto però moltissimi giovani nelle numerose manifestazioni fatte finora manifestare e prendere le manganellate dal governo. Lo stesso governo che trova 16 miliardi per le armi aiutato dal PD, quando siamo indebitati fino al collo,con pensioni e stipendi da fame, una sanità distrutta.
Abbiamo costituito anche a Bergamo il gruppo Sanitari x Gaza,abbiamo fatto un presidio in centro a Bergamo molto partecipato,anche qui ho più volte sollecitato la CGIL, la fp a partecipare ma non ho mai avuto risposta. Auspichiamo nelle prossime iniziative che faremo la partecipazione di personale sanitario e rinnovo la richiesta alla CGIL di essere presente e di schierarsi attivamente per una soluzione di pace con lo stop al genocidio,aiuti umanitari e sanitari verso una popolazione distrutta da morte ,carestia e epidemie.

Per quanto riguarda le questioni del lavoro il referendum contro il Jobs act andava fatto un po’ di anni fa’ e comunque non bastano i referendum per ridurre la precarietà.
E’ contro la ulteriore involuzione della riforma pensionistica cosa vogliamo fare????
Si e’ peggiorato la Fornero,ulteriore aumento dell’età pensionabile, aumento delle finestre di uscita,via opzione donna,trasformazione da retributivo a contributivo degli anni di lavoro prima del 1995.Insomma un ulteriore peggioramento della situazione che penalizza i lavoratori e aumenta l’età media dei lavoratori attivi.
Non ditemi che basteranno azioni legali contro questo provvedimento, serviranno mobilitazione e scioperi
con una proposta chiara da parte dei sindacati che ancora non ho capito quale sia.

Per quanto riguarda il rinnovo contrattuale della sanità siamo messi malissimo.
La segreteria Sorrentino parla di chiacchiere del ministro Schillaci che qualche giorno fa parlava che avrebbe fatto di tutto per fare rientrare in Italia il personale sanitario, si ma con quali soldi se per il finanziamento del rinnovo contrattuale il governo ha stanziato pochissimo (5,78% poco più di un terzo rispetto al 16% che abbiamo già perso nel biennio 22/23 a causa dell’ inflazione).
Parliamo dei presunti 150 euro mensili di aumento, siccome le risorse dovranno coprire altre voci contrattuali,l’incremento contrattuale sarà molto inferiore. Inoltre stiamo già ricevendo un indennità di vacanza contrattuale di 60/70 euro mensili (anticipo contrattuale)quindi alla fine l’aumento reale sarà di poche decine di euro.
Il definanziamento in sanità ha smosso il mondo scientifico da Parisi a Garattini che chiedono un piano straordinario di finanziamenti.
E noi ci sediamo al tavolo delle trattative con questi presupposti?????
Mi domando ma la CGIL spiegherà tutto ai lavoratori???
Perché invece non facciamo assemblee tra i lavoratori, riuniamo i comitati degli iscritti se ci sono ancora,insomma discutiamo insieme le proposte per un vero rinnovo contrattuale che aumenti le indennità ferme da anni e sviluppi professionali al personale sanitario che ridiano dignità con stipendi adeguati che si avvicinino a quelli dei lavoratori europei.

Per ottenere questo non bastano le manifestazioni a Roma ma bisogna scioperare, trovare sistemi diversi perché negli ultimi anni gli scioperi in sanità non hanno avuto un gran successo forse anche perché i lavoratori si sentono abbandonati.
Viviamo in una regione che definisce la sua sanità un eccellenza,nonostante sia da 30 anni che distrugge la sanità pubblica e territoriale a vantaggio del privato. Le case di comunità non funzionano per mancanza di personale sanitario. Bertolaso annuncia l’arrivo in Lombardia di 500 infermieri sudamericani,intanto le risorse regionali per il personale sono ferme da anni.
Non dimentichiamoci l’Autonomia differenziata che provocherà ulteriore divaricazione tra Nord e Sud.
Il COVID purtroppo non ci ha insegnato nulla.
Abbiamo lunghe liste di attesa, i cittadini sono costretti a rivolgersi al privato anche indebitantosi.
Dobbiamo ribellarci prima che sia troppo tardi.

Giuseppe Saragnese

Infermiere Asst-pg23
Direttivo Fp CGIL Bergamo – Le radici del sindacato

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