Cecchino israeliano ammette di aver smesso di contare le vittime dopo aver ucciso 200 palestinesi a Gaza

Gaza – Press TV. Un soldato israeliano, che dice di essere perseguitato dalle sue esperienze come cecchino nella Striscia di Gaza, ha ammesso di aver ucciso oltre 200 persone durante la guerra genocida sul territorio.
In confessioni agghiaccianti condivise con un giornalista israeliano, il soldato ha detto che era solito contare le persone a cui aveva sparato e ucciso durante la guerra.
Ha affermato di aver ricevuto “buone cure” dopo essere stato ferito a Gaza, ma che “non starà mai più bene”.
“Dovete capire che ero un cecchino a Gaza. Dopo 200, ho smesso di contare”.
Quando gli è stato chiesto se ci fossero bambini tra quelli che ha ucciso, ha risposto: “Sì, c’erano bambini… c’erano bambini”.
Secondo il soldato israeliano, a Gaza c’erano cecchini che hanno ucciso anche più di 400 persone.
“Conosco qualcuno di un moshav vicino a Sderot […] ha smesso di contare dopo 400 uccisioni”.
Secondo Defense for Children International, i medici di Gaza hanno raccolto numerosi casi di bambini presi direttamente di mira dai cecchini israeliani con munizioni letali.
I medici che lavorano a Gaza come volontari hanno dichiarato che il tipo e la posizione delle ferite e i racconti dei palestinesi che hanno soccorso i bambini e li hanno portati in ospedale, concludono che le vittime sono state direttamente prese di mira dalle truppe israeliane.
I gruppi per i diritti hanno affermato che i bambini palestinesi e le loro famiglie sono stati presi di mira mentre si nascondevano nei rifugi o cercavano cibo nelle aree residenziali di Gaza.
Traduzione per InfoPal di F.L.
11/3/2025 https://www.infopal.it/
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