Due secoli di carcere non riusciranno a fermare la lotta venticinquennale di un popolo. Ad Andrea Vitali, compagno e dirigente provinciale del nostro partito, agli altri 52 imputati, a tutto il popolo No Tav, la vicinanza e la solidarietà del Partito della Rifondazione Comunista. La segreteria provinciale PRC di Torino.

Sono più di 200 gli anni di carcere chiesti dalla Procura di Torino per i 53 imputati per gli scontri scoppiati nell’ estate 2011 al cantiere Tav di Chiomonte. Nella requisitoria durata più di 7 ore i pm hanno avuto parole dure sia nei confronti di quei politici chiamati come testimoni della difesa,sia verso gli imputati giudicati “professionisti della violenza” che “sfogano violentemente i loro istinti primordiali”.

Due secoli di carcere non riusciranno a fermare un popolo che da quasi 25 anni lotta democraticamente contro la violenza di chi vuole l’opera ad ogni costo.

C’eravamo tutti noi quel 27 giugno ad opporci alle ruspe e ai lacrimogeni che sgomberavano la Maddalena; c’eravamo tutti noi in quei giorni di mobilitazione sfociati nella grande manifestazione del 3 luglio, un serpentone di 50.000 persone partito da Giaglione, Exilles e dai sentieri della Ramat per la protesta legittima di una comunità, contro la distruzione di un territorio perpetuata da un’opera inutile ed affaristica.

Ad Andrea Vitali, compagno e dirigente provinciale del nostro partito, agli altri 52 imputati, a tutto il popolo No Tav, la vicinanza e la solidarietà del Partito della Rifondazione Comunista.

La segreteria provinciale PRC di Torino.

Torino, 8 ottobre 2014

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