Gli ebrei non sionisti di Neturei Karta International: porre fine all’occupazione e al bagno di sangue in Palestina

Gerusalemme/al-Qusds. Gli ebrei antisionisti in Palestina sono ancora una volta in uno stato di lutto insieme ai loro vicini arabi e cristiani, mentre il mondo assiste alla peggiore tragedia dopo la Nakba, ha dichiarato giovedì l’organizzazione ebraica Neturei Karta International, sottolineando: “Gli ebrei antisionisti di tutto il mondo piangono con loro”.

In una dichiarazione, il movimento ultraortodosso antisionista Neturei Karta ha affermato: “Lo Stato di Israele e la sua ideologia sionista hanno provocato un tragico e inesorabile spargimento di sangue innocente arabo ed ebraico. Il recente scoppio della guerra è un’altra manifestazione dei semi macchiati di sangue che il sionismo continua a seminare quotidianamente. Senza condonare alcuna violenza, gli ebrei antisionisti ritengono ancora una volta il movimento sionista responsabile dell’ultima devastante serie di eventi”.

“Per oltre 75 anni lo Stato di Israele ha oppresso e terrorizzato il popolo palestinese, uccidendo senza pietà uomini, donne e bambini, espellendone centinaia di migliaia, rubando loro la terra e le case. Nel continuo tentativo di realizzare le proprie aspirazioni sioniste e colonialiste, lo Stato di Israele ha privato un intero popolo dei diritti umani fondamentali e ha attuato un sistema d’Apartheid in cui i palestinesi non hanno alcun controllo e nemmeno voce in capitolo nella loro vita quotidiana”.

“Ora i sionisti stanno distruggendo Gaza, lasciando i suoi tormentati abitanti senza le necessità umane di base: cibo, acqua, riparo, carburante ed elettricità. Il sistema sanitario è al collasso ed il numero di feriti e mutilati è spaventoso. Senza mezzi termini, i sionisti stanno commettendo un genocidio“.

L’esistenza dello Stato di Israele è criminale, fondata e, ancora oggi, gestita da terroristi. La sua continua occupazione e le sue azioni selvagge vanno contro anche i più elementari standard di umanità e sono una colossale violazione dell’ebraismo”.

“Una delle credenze religiose ebraiche fondamentali è che gli ebrei si trovano in un esilio divinamente decretato. Durante questo esilio, è vietato loro creare un proprio Stato. Inoltre, la Torah proibisce di uccidere e rubare: il sionismo va contro tutte queste convinzioni fondamentali. Non si potrà mai affermare o sottolineare abbastanza che il sionismo non è l’ebraismo. Fin dall’inizio, masse di ebrei religiosi, sia in Palestina che all’estero, si sono opposti e hanno rifiutato totalmente il movimento sionista e l’esistenza dello Stato di Israele. I leader religiosi ebrei hanno espresso, senza mezzi termini, che lo Stato di Israele era completamente contrario all’ebraismo ed era pericoloso per tutti gli abitanti della Terra Santa. Hanno avvertito che la sua esistenza sarebbe stata catastrofica e avrebbe portato solo a spargimenti di sangue. Purtroppo, ciò è stato confermato da più di un secolo a questa parte”.

Gli ebrei religiosi di tutto il mondo condannano con la massima fermezza i massacri commessi dai sionisti. Sono umiliati, disgustati e straziati da questi crimini, che si suppone vengano compiuti in loro nome. Queste comunità ebraiche proclamano che lo Stato di Israele non rappresenta l’ebraismo mondiale e le sue azioni sono una chiara e inequivocabile violazione della religione ebraica.

“Cogliamo l’occasione per inviare le nostre più sincere e profonde condoglianze a tutte le famiglie palestinesi che hanno perso i loro cari per mano dei macellai sionisti durante queste ultime tre settimane a Gaza. Preghiamo l’Onnipotente per la completa guarigione di tutti i feriti.

“È da tempo che i leader mondiali devono porre fine ai crimini genocidi dei sionisti. I responsabili, sia i leader politici che il personale militare, devono essere portati davanti alla Corte penale internazionale dell’Aia.

Ebrei e arabi hanno vissuto in pace in Palestina per secoli, come in tutte le altre terre arabe. Come ebrei, siamo e siamo stati estremamente grati per l’ospitalità accordataci in passato. Il conflitto attuale non è in alcun modo dovuto a differenze di religione – contrariamente alla narrazione sionista, che cerca di creare un cuneo tra ebrei e arabi. Questa fiducia storica, l’amicizia, il rispetto pacifico e la coesistenza sono stati distrutti dal sionismo e dall’occupazione sionista della Palestina e per decenni sono stati l’ostacolo alla pace.

“L’unica e sola soluzione è riconoscerne la causa principale – il sionismo – e lavorare per uno smantellamento pacifico e totale dello Stato di Israele, per restituire il controllo della terra ai suoi abitanti indigeni e ripristinare tutti i loro diritti. Solo allora potremo aspettarci il ripristino della pace che esisteva prima del sionismo”.

(Fonte: WAFA).

Gli ebrei non sionisti di Neturei Karta sono spesso vittime della violenza israeliana, come mostra questo video:

3/11/2023 https://www.infopal.it/

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