Il 25 aprile vuol dire verità!
La lapide del periodo fascista ancora collocata nell’ospedale di Loiano : NON VA BENE! Sono passati 80 anni dal 25 aprile e le amnesie politiche non sono possibili
Abbiamo sollevato il “problema” già anni fa; ma il “problema” rimane; ci sono stati alcuni commenti prevalentemente qualunquistici ed anche una velata minaccia con insulti;
ma la verità storica è più forte di tutto questo e rimozioni psicologiche o disimpegno vanno superati; il fatto è noto: c’è una lapide, voluta dal podestà dell’epoca (ancora non siamo riusciti ad appurare chi fosse) che celebra la donazione di un filantropo a favore dell’ospedale; al filantropo (non abbiamo nessun motivo di dubitare che lo fosse) il nostro encomio, ma la lapide “non va bene”; qualcuno, non appartenete al gruppo dei nostalgici del fascismo, ha obiettato che la storia non si cancella; tuttavia la nostra proposta non era e non è distruggere la lapide in quanto testimonianza storica; le ipotesi sono due:
- Staccarla dalla parete dell’ospedale e collocarla nel museo storico della resistenza
- Collocare sotto o a latere un “commento” che richiami i valori della resistenza antifascita
La lapide mistifica la realtà ipotizzando una inesistente unità tra podestà e popolo (siamo nel 1940) anno in cui il fascismo aveva già dichiarato la nascita dell’impero (tra i postumi inconsci di quella dichiarazione anche la avventura albanese del governo Meloni ) , aveva già promulgato le leggi razziali (vittime anche a Loiano) , aveva perseguitato migliaia di antifascisti (anche in questo caso con vittime a Loiano e dintorni) e seminato omicidi sangue e morte in Italia e stragi in Africa ( i famosi “gas di Mussolini”, vedi la ricostruzione di Angelo Del Boca) e preparava la alleanza bellica col nazismo;
quale unità di sentimenti poteva esistere tra podestà e popolo se non nella testa del podestà ?
La lapide mistifica la realtà storica e NON VA BENE Li’ DOVE E’ E COSI’ COME E’
Il governo attualmente in carica (certamente per poco) oltre al penoso invito alla sobrietà (proprio loro che non hanno mai preso in considerazione le parole e i messaggi del papa !!!) inviterà alla rimozione delle testimonianze di apologia del fascismo?
Siamo più sobri del governo ma soprattutto non abbiamo le lacune mnesiche (di origine politica e non neurologica) dei nostalgici.
La verità fa male (ma solo ad alcuni, pochi a volte anonimi “leoni di tassiera”)
VIVA IL 25 aprile
Vito Totire, portavoce Centro F.Lorusso
Bologna, 25 aprile 2025










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