Istituto Superiore di Sanità: 5 gennaio 2017, 45° giorno di occupazione.
Dopo un mese e mezzo di occupazione, il 2016 si è chiuso con un nulla di fatto per quanto riguarda l’approvazione dell’emendamento per la stabilizzazione dei precari dell’Istituto Superiore di Sanità (ISS).
Lo scorso 15 dicembre, in occasione del presidio di #IssOccupato al Ministero della Salute, la Ministra Lorenzin si era impegnata a finalizzare un provvedimento normativo per la nostra stabilizzazione entro l’anno, e lo aveva ribadito anche il 21 dicembre nell’interrogazione dell’Onorevole Ileana Piazzoni durante il question time della Camera. Tuttavia, il 23 dicembre, l’emendamento per la stabilizzazione dei precari dell’ISS, inserito nel decreto con carattere d’urgenza sull’ILVA di Taranto, promosso in Consiglio dei Ministri da Beatrice Lorenzin e appoggiato dai Ministri Calenda, De Vincenti, Madia e Padoan, è stato bocciato e dovrà essere riproposto a gennaio in Parlamento.
A fronte di queste notizie, l’occupazione dell’Aula Pocchiari continua con determinazione e sarà accompagnata da forme di mobilitazione più incisive.
La stabilizzazione non è soltanto il riconoscimento dell’attività svolta da 10 anni e più dai lavoratori precari dell’ISS, ma anche un investimento urgente ed essenziale per garantire il presente e il futuro del principale ente pubblico di ricerca sanitaria del Paese.
L’info grafica riassume il percorso della mobilitazione dei lavoratori precari dell’Istituto Superiore di Sanità fino alla chiusura del 2016.
Roma 5 dicembre 2016, 15° giorno di occupazione
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Roma, 23 novembre 2016, ISS
Roma, 23 novembre 2016. Dal 21 novembre 2016, oltre 200 lavoratori stanno occupando l’Istituto Superiore di Sanità (ISS) per chiedere alla Ministra della Salute Beatrice Lorenzin di rispettare l’impegno assunto per la stabilizzazione del personale precario dell’ente. L’ISS è il principale ente di ricerca di sanità pubblica in Italia che, oltre all’attività di ricerca, svolge funzioni di controllo su farmaci e vaccini, di intervento nelle emergenze sanitarie, di studio e monitoraggio nelle problematiche ambientali. Gran parte di queste attività è portata avanti da 530 lavoratori precari con un’anzianità media di servizio di 15 anni che, con il loro lavoro, svolgono un ruolo fondamentale nelle funzioni dell’ISS.
Da tempo viene richiesto al Governo un maggiore investimento sulla ricerca sanitaria pubblica, depauperata a livelli insostenibili dai tagli degli ultimi anni. E proprio in ISS, durante l’Open Day che si è svolto sei mesi fa, Beatrice Lorenzin si è impegnata pubblicamente a stanziare le risorse necessarie alla stabilizzazione dei precari in sede di legge di bilancio.
La notizia di un forte ridimensionamento di queste risorse ha portato l’assemblea dei lavoratori dell’ente a deliberare l’occupazione dell’Aula Magna, con la richiesta di mantenere gli impegni presi, garantendo un piano complessivo di stabilizzazione che comprenda i 530 precari dell’Istituto.
È notizia dell’ultima ora che a fronte dell’impegno diretto della Ministra Lorenzin, il presidente dell’ISS, Walter Ricciardi, in un comunicato stampa ha fatto emergere la preoccupazione di un eventuale spostamento al 5 dicembre prossimo, in sede senatoriale, dell’intera questione sul precariato. Uno spostamento da cui si intuisce che l’esito del Referendum del 4 dicembre potrebbe influenzare in modo diretto la vertenza dei precari.
Precariato all’ISS (e non solo): una lunga storia
Al precariato presso l’Istituto Superiore di Sanità (e presso altri importanti enti di ricerca italiani) Epidemiologia&Prevenzione ha dedicato nell’ormai lontano 2009 un’inchiesta intitolata Giovani epidemiologi tra precarietà e stabilizzazione. Potete rileggerla cliccando qui.
gennaio 2017 www.epiprev.it
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