LA CONFINDUSTRIA DI BOLOGNA ANTEPONE L’INTERESSE PRIVATO ALLA SALUTE COLLETTIVA

L’aeroporto di Bologna nuoce gravemente alla salute ; non saranno i pannicelli caldi proposti dal sindaco a portare ad una soluzione accettabile

La reazione della CONFINDUSTRIA di Bologna ai “pannicelli caldi” proposti dal sindaco è rifiutare i pannicelli caldi per proporre pannicelli freddi…vale a dire imporre lo status quo.

Dagli anni ottanta del secolo scorso denunciamo l’impatto dell’aeroporto di Bologna che alcune fonti dichiarano “impatto acustico” mentre il rumore è una parte (ancorché gravissima) del tema; torneremo su questo nei prossimi giorni ;

dopo le critiche ai pannicelli caldi del sindaco fatte immediatamente dalla Confindustria prende posizione anche la vicepresidente della associazione dicendo che se si blocca il traffico cargo aereo numerosi bisonti si riverseranno su strada e che si rischia di barattare rumore con CO2;

non è la prima volta che CONFINDUSTRIA sprizza greenwashing da tutti i pori della pelle ma a tutto c’è un limite;

si tratta di dichiarazioni prive di fondamento; vediamo perché e facciamo alcune proposte alternative:

  • È necessario comunque risolvere il problema dei gravi danni alla salute già causati dall’attuale (storico) traffico aeroportuale; ogni altro interesse economico deve cedere il passo alla priorità sancita dalla
  • Confindustria vorrebbe continuare ad inquinare come prima ma deve fare i conti con la realtà
  • CONFINDUSTRIA cerca quindi di difendere una modalità di trasporto merci (che è la più inquinante di tutte) “minacciando” di mettere in campo una altra modalità che comunque anche essa nel novero di quelle da superare
  • Circa il presunto baratto tra rumore e CO2 la vicepresidente della CONFINDUSTRIA ha forse aderito a una visione ecologista da poco e non ha studiato abbastanza visto che il cargo aereo produce più CO2 del traffico su gomma
  • La signora Bonfiglioli non ha pensato di organizzarsi col traffico su rotaia ? come per esempio ha fatto una azienda emiliana che recentemente ha asserito di aver tolto dalla circolazione migliaia di camions (vedi nostro recente comunicato di sostegno al NONO SCIOPERO DEI LAVORATORI CMC CARGO TENUTOSI DALL’8 AL 9 GIUGNO 2023 ) ; certo parliamo di una azienda che ha ricevuto finanziamenti pubblici piuttosto che essersi convertita sulla strada di Damasco
  • SECONDO FONTI ATTENBIBILI PER IL TRAGITTO NAPOLI MILANO LA CO2 EMESSA è 25 KG. IN TRENO, 86 IN AUTO, 105 IN AEREO ; SIGNORA BONFIGLIOLI DI COSA STA PARLANDO ? Non c’è in Confindustria una “scuola quadri” che insegni l’ABC della ecologia…almeno per salvare la faccia…
  • Ma “bolle in pentola” qualcosa di inquietante, in campo generale : Milano Malpensa sta per aumentare le sue potenzialità di trasporto aereo merci ; un gruppo ecologista lombardo ha esultato perché il progetto di adeguamento logistico avrebbe risparmiato 44 ettari di brughiera, del qual fatto non possiamo che essere soddisfatti ; non soddisfatto pare il presidente della regione Lombardia che 44 ettari di brughiera li avrebbe volentieri cementificati ( a proposito di prevenzione delle alluvioni…); tuttavia : mentre si auspica- anche a livello istituzionale- un sempre maggiore spostamento del traffico su rotaia , i fatti e le scelte concrete vanno in altra direzione poiché brughiera o no Milano prevede una forte crescita del cargo aereo
  • Certamente il problema non è solo scegliere la modalità di trasporto più ecocompatibile MA ANCHE RIDURRE DRASTICAMENTE LA MOVIMENTAZIONE COATTA DELLE MERCI EVITANDO DI FARE DELLA “MERCE A KM. ZERO” UN MERO SLOGAN CHE FUNZIONA DA SPECCHIETTO PER LE ALLODOLE
  • SIAMO A UN PASSO DAL BARATRO E DAL RISCHIO DI ESTINZIONE DEL PIANETA : NON C’E’ PIU’ SPAZIO PER PANNICELLI CALDI, OCCORRONO SCELTE DRASTICHE CAPACI DI CAMBIARE RADICALMENTE L’ECONOMIA

Vito Totire, portavoce Rete nazionale lavoro sicuro

Bologna, 10.6.2023

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