Ma quale Linke? E’ il solito centrosinistra, versione bonsai.

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Leggo su Repubblica.it un curioso articolo in cui si riferisce della ormai prossima nascita di una sedicente Linke italiana con Pisapia, Bersani, D’Alema. In realtà si tratta di una versione bonsai del vecchio centrosinistra. E’ ridicolo accostare gli Schulz e gli Hollande italiani alle formazioni dei nnostri compagni della sinistra radicale europea. Più che Linke o Podemos l’accostamento evoca i “marxisti per Tabacci”.
E certi tavoli non mi sembra che abbiano molto a che fare con la proposta dell’assemblea del Brancaccio che mirava a riunificare le energie culturali, sociali e politiche della sinistra a partire dalla vittoria del NO al referendum intorno a un programma di radicale rottura e con una modalità partecipativa di ricostruzione dal basso.
Noi continuiamo a ritenere quello il percorso da fare e partecipiamo con convinzione alleassemblee che si stanno programmando in tutta Italia e che speriamo si moltiplichino.
Falcone e Montanari a nostro parere hanno troppo tergiversato dopo la bella assemblea di giugno, ma finalmente si sono decisi a lanciare la campagna di adesioni individuali e invitiamo tutte/i a registrarsi:
https://www.aderisci.perlademocraziaeluguaglianza.it/events/1/subscriptions/new
In Italia se non c’è una formazione unitaria delle dimensioni di quelle della sinistra radicale europea  è perchè in troppi continuano a lasciarsi egemonizzare dal centrosinistra invece di costruire un’alternativa alle politiche neoliberiste.
Solo in Italia può accadere che la sinistra antiliberista e di opposizione si faccia sussumere da una formazione politica che sostiene il governo in carica.
Dato che nessuna delle condizioni poste da mesi da Sinistra Italiana ai suoi interlocutori (alternatività al PD, rottura col governo, parola fine sul centrosinistra) si è concretizzata e anzi l’intera operazione ha sempre più il profilo della proposta che avanzò Pisapia a Piazza S.Apostoli confido che il mio amico Nicola Fratoianni prenda atto che bisogna fare altro riprendendo con convinzione il percorso del Brancaccio.
Per quanto ci riguarda noi lavoreremo testardamente per una lista di sinistra alternativa al PD prima e dopo le elezioni, indisponibile per “governi del presidente” come quelli evocati da D’Alema già sostenitore del governo Monti, che abbia un programma e un profilo di rottura con le politiche neoliberiste degli ultimi 25 anni.
Maurizio Acerbo 
Segretario nazionale di Rifondazione Comunista

Riparte il percorso che si era aperto con l’assemblea del Brancaccio a Roma il 18 giugno. Rifondazione Comunista aveva aderito con convinzione all’idea di una lista che unificasse la sinistra sociale e politica e le tante forme di civismo e partecipazione su un programma di attuazione della Costituzione e di netta alternativa al PD le cui politiche da anni sono “indistinguibili da quelle della destra”.

Da lunedì 25 settembre è possibile aderire online sul sito nazionale dell’Alleanza popolare per la democrazia e l’uguaglianza. Invitiamo compagne e compagni a aderire: https://www.aderisci.perlademocraziaeluguaglianza.it/events/1/subscriptions/new

Noi saremmo partiti immediatamente dopo l’assemblea del Brancaccio ma quel che conta è che riprenda il processo. 

Invitiamo in tutti i territori le compagne e i compagni a partecipare e contribuire all’organizzazione delle assemblee  Cento piazze per il programma : http://www.perlademocraziaeluguaglianza.it/2017/09/20/cento-piazze-per-il-programma/

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