MOLFETTA: PER 1.500 TRASFERIMENTO FORZATO. RICATTO AZIENDALE
Nella giornata di ieri le lavoratrici e i lavoratori Network Contacts hanno ricevuto la notizia che l’azienda intende dare seguito al Piano industriale che tra le altre cose prevede il “trasferimento” di circa 1500 lavoratori dalla sede di Molfetta (BA) alle sedi di Taranto e Palermo. Da ieri stanno arrivando le lettere di trasferimento.
Si tratta di licenziamenti camuffati per i lavoratori che da più tempo prestano servizi che si aggiungono alla cassa integrazione partita lo scorso 1 aprile. Riteniamo inaccettabile la scelta aziendale anche alla luce dei sacrifici che i lavoratori hanno dovuto fare con l’accordo del 2019 che tra le altre cose hanno visto tagliata la tredicesima e hanno dovuto subire le umiliazioni di vedersi pagare alcune ore aggiuntive con un buono pasto da 2,5€.
Per non dare il via ai “trasferimenti” l’azienda ha proposto un nuovo meccanismo di calcolo del TFR (istituto che mai era stato interessato dalle crisi aziendali) che ridurrebbe di molto l’accumulo a favore dei lavoratori e un meccanismo di “penalizzazione” delle malattie di breve durata. Ma l’arroganza della Network Contacts non riguarda solo la sede di Molfetta, infatti venerdì 5 maggio hanno scioperato le lavoratrici e i lavoratori di Taranto aderenti all’Unione Sindacale di Base a cui l’azienda impone l’iperflessivilità dei turni e gravi tagli alla retribuzione prevista dal contratto nazionale di categoria.
Scaricare sulle lavoratrici e sui lavoratori l’assurdo meccanismo degli appalti con il massimo ribasso è inaccettabile.
Il partito della Rifondazione Comunista si schiera a fianco delle lavoratrici e lavoratori Network Contacts e sosterrà tutte le iniziative di lotta che verranno messe in campo.
Maurizio Acerbo, segretario nazionale
Pasquale De Candia, segretario circolo di Molfetta
Partito della Rifondazione Comunista
9/5/2023 http://www.rifondazione.it
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