Noir fantapolitico. Quando la CIA rapì Moro

Versione Interattiva https://www.blog-lavoroesalute.org/lavoro-e-salute-settembre-2023/

Archivio http://www.lavoroesalute.org/

Amedeo Lanucara, giornalista, autore di “Berlinguer segreto”, esce per Fefè Editore con “Quando la CIA rapì Moro”, un noir fantapolitico che narra di un’operazione di professionisti internazionali in cui le BR furono soltanto comparse a caccia di soldi e il governo fece da palo prestandosi con ricerche farsa.

Amedeo Lanucara sceglie questa forma narrativa per cercare una risposta a molti interrogativi rimasti tali e riproponendoci altri interrogativi in egual misura inquietanti.La storia ci dice che sono rimasti ancora molti dubbi, primo fra tutti quello che riguardava le risorse delle BR per affrontare una missione del genere. Ecco che allora venne fuori che in Via Fani operò una squadra di forze speciali addestratissime formatesi in scuole militari. Da questo punto di partenza poniamo subito una domanda: quali furono le ragioni di tutta questa operazione? A distanza di anni non si ha ancora una risposta.

Il libro è un’esercitazione letteraria che si muove dentro la fiction, ma non troppo si potrebbe dire perché si fonda su una ricerca documentale curatissima con un racconto storicamente molto verosimile. A molti pare esagerato e anche molto provocatorio il titolo del libro, sembra proprio un’assurdità dopo quello che è stato scritto, la notizia che la CIA prelevasse Aldo Moro prima della strage. Amedeo Lanucara parte proprio dalle lettere scritte durante i giorni di prigionia dello statista e si basa anche sul fatto che il nostro bel paese non era nuovo a fatti misteriosi e poco chiari.

Chi affronta il libro con grande attenzione, e questo ha bisogno di grande attenzione, potrebbe cogliere subito un’accurata analisi nei termini forse volutamente usati nella lettura delle parole di Aldo Moro. Ad esempio nella lettera a Cossiga, non nomina le BR, come se non esistessero e le nomina soltanto alla fine del suo memoriale. Non si fa riferimento agli uomini della sua scorta e parla di prelevamento e non di rapimento. Nell’analisi di queste lettere l’autore presta un’attenzione molto significativa sui vocaboli usati come tutti sanno che il presidente era meticoloso e scrupoloso a curare parola per parola. Egli non si dichiara sequestrato o rapito, bensì prigioniero politico e ciò lascia l’apertura a molti significati.

Con una scrittura accattivante, incalzante, drammatica, quasi cinematografica, con queste pagine torniamo indietro nel tempo per chi allora c’era e sembra di rivivere i momenti di quei cinquantacinque giorni da Via Fani a Via Caetani.

Aldo Moro fu una figura sicuramente controversa, antifascista, cattolico, sicuramente amante del suo paese, ma anche la vicenda che accompagna questo percorso ha parecchi punti oscuri.

In un’intervista rilasciata da Alberto Franceschini, fondatore delle BR insieme a Renato Curcio, a Ulisse Spinnato Vega dell’Agenzia Clorofilla, ricordò le dichiarazioni di Mino Pecorelli: gli Stati Uniti e l’Unione Sovietica avevano interesse a uccidere Aldo Moro perché bisognava rispettare gli accordi di Yalta, cioè la spartizione dell’Europa tra i vincitori della seconda guerra mondiale, un accordo dove lo statista si era sempre opposto sia prima sia durante il sequestro considerando superata la strategia di Yalta e volendo portare il Partito Comunista nel governo del paese.
Il compromesso storico non piaceva agli americani e tanto meno ai russi.
In ogni caso le due super potenze non potevano portare a compimento un progetto se non c’era un assenso.

Questo libro lancia una sfida e invita a mio parere a ritornare su decenni di indagini fatte male, propaganda, intossicazioni mediatiche dove l’opinione pubblica si è fatta condizionare e manipolare da continue versioni accomodanti.
Nemmeno i servizi segreti di tutto il mondo riuscirono a salvare Aldo Moro. Non tutti i misteri su questo caso sono stati chiariti.
Dal momento che l’opinione pubblica non è soddisfatta e come in molti casi italiani si hanno molto punti oscuri perché questo fa parte della storia del paese.

Non so se questo libro serve a dare una svolta alla storia ma sicuramente darà qualche interrogativo in più ponendo qualche problema forse lasciando delle zone d’ombra dove potrebbe essere utile provare ad accendere la luce.
Dopotutto la storia d’Italia è una storia con parecchie zone d’ombra e misteri irrisolti.

Giorgo Bona

Scrittore. Collaboratore redazione di Lavoro e Salute

Versione Interattiva https://www.blog-lavoroesalute.org/lavoro-e-salute-settembre-2023/

Archivio http://www.lavoroesalute.org/

Immagine: Amedeo Lanucara – Fefè editore, 2023 Quando la CIA rapì Moro

0 commenti

Lascia un Commento

Vuoi partecipare alla discussione?
Sentitevi liberi di contribuire!

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *