Non e’ reato criticare la NATO. Carabinieri a casa di una cittadina a La Spezia

“A La Spezia i carabinieri hanno fatto visita e hanno identificato una cittadina che ha appeso alla finestra uno striscione contro la presenza della NATO nella città. Nella città è forte la contestazione dell’allargamento della base militare e la protesta della cittadina è assolutamente legittima. Si tratta di un atto di intimidazione inaccettabile visto che criticare o essere contro la NATO non è ancora reato. Questo episodio conferma che abbiamo fatto bene a presentare la lista PACE TERRA DIGNITÀ con Michele Santoro e Raniero La Valle perchè la deriva guerrafondaia è ovunque una minaccia per la democrazia. Il nostro plauso a questa cittadina che ripudia la guerra e, nello specifico, contesta la militarizzazione della sua città.”, dichiarano Maurizio Acerbo, segretario nazionale di Rifondazione Comunista e Anna Camposampiero, dell’esecutivo della Sinistra Europea, candidati alle europee con la lista PACE TERRA DIGNITA’ .

Il comunicato della Segreteria Provinciale di Rifondazione Comunista La Spezia:

Appendere striscione contro la Nato è un reato? Appendiamolo tutti e tutte

In questi giorni una cittadina spezzina ha appeso uno striscione recante la scritta “fuori la Nato da Spezia” un piccolo ma significativo gesto per dire si alla pace, no alla guerra e per denunciare se ancora ce ne fosse bisogno che la nostra città produce armi che poi vengono esportate per massacrare civili nei vari fronti di guerra.

Per tutta risposta ha ricevuto una visita a casa dei Carabinieri che l’hanno identificata.

Nell’esprimere solidarietà alla cittadina ricordiamo agli smemorati che nella nostra città con un decreto legge la base navale della nostra città sarà adeguata agli standard Nato (il famoso progetto Basi Blu) con spesa pubblica (soldi nostri) di oltre 300 milioni di euro.

È un affronto che si continui a aumentare la spesa militare mentre continua il definanziamento della sanità.

E’ senza pudore che si spendano soldi per le spese militari mentre si chiudono ospedali e scuole.

Intanto dai balconi, Marola esprime la sua protesta. Striscioni che contestano l’ inutile e dannoso progetto di espansione della base navale, rivendicazione di bonifiche e di riacquisizione di spazi inutilizzati. Queste voci rimarranno ancora inascoltate? Vogliamo esprimere solidarietà alla popolazione marolina e invitare tutta la città ad esporre dalle proprie finestre una voce di dissenso: no basi blu.

5/5/2024 http://www.rifondazione.it

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