Non sono le brigate verdi, ma il meglio del climattivismo mondiale a Milano

Effimera segue i preparativi per il World Congress for Climate Justice che si terrà a Milano dal 12 al 15 ottobre. Si tratta di un evento importante che porterà in città una moltitudine di soggettività del campo anticapitalista ed ecologista. Il terzo intervento in avvicinamento.

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“Sono le brigate verdi!” strillava la Verità qualche giorno fa, allarmata dall’approssimarsi del World Congress for Climate Justice a Milano il giorno di Colombo, perché saldava movimenti autonomi con la nuova disobbedienza climatica di Ultima Generazione, XR e Scientist Rebellion. “In movimento per la giustizia climatica”, titolava lo stesso giorno l’Extraterrestre, il supplemento ecologista del Manifesto, di sicuro maggiormente vicino alla realtà dei fatti. Se la destra fossile strilla è perché siamo pronti a federare le pratiche di disobbedienza civile nel mondo per invertire la rotta verso il suicidio di massa: dalla Romagna a Derna, il surriscaldamento globale prodotto dal capitalismo fossile mette a repentaglio la vita di tutt3. Non siamo ecoterroristi, e non agiamo in clandestinità, ma alla luce del solare fotovoltaico. Discuteremo e decideremo pubblicamente in Festa del Perdono e in via Watteau i migliori modi e le migliori strategie per sconfiggere la lobby petrolifera e cominciare finalmente a tagliare le emissioni prima che la gran parte della Terra diventi inabitabile. Nei limiti di un budget degno della combriccola di Alan Ford, abbiamo congregato i principali movimenti internazionali che si battono contro la carbon lobby, da Ende Gelaende che si batte contro miniere di lignite e l’importazione di metano liquido in Germania, a Rise Up Uganda che anima Stop EACOP, l’ecocida oleodotto che ha in progetto la Total fra le proteste di tutto il mondo, da Yasunidos, l’eccezionale movimento ecuadoriano che il 20 agosto ha prevalso nel referendum nazionale che proibisce la trivellazione del Parco amazzonico dello Yasunì, a Stop Cop City, il movimento che unisce Defend Atlanta Forest a Black Lives Matter per impedire la costruzione del più grande centro di addestramento della polizia a spese dell’unica foresta della città, colpito da una tremenda persecuzione con l’omicidio dell’anarchico Tort da parte della Georgia State Patrol il 18 gennaio e la recente incriminazione federale di 61 forest defenders in base alla legislazione antiracket. Questi movimenti e molti altri (http://www.wccj.online/invitation-to-movements/ per la lista completa) manderanno delegat3 a Milano per lavorare in workshop, discutere in seminari e deliberare in assemblee tematiche e plenarie in Statale e al Leo, a meno di un mese dal Global Climate Strike del 15 settembre (abbiamo fatto un climate strike picket in San Babila con volantini e manifesti per l’occasione).

Il Congress ha un’anima attivista ma ha attratto anche numeros3 accademiche ed intellettuali. Ogni assemblea tematica (prassi, ideologia, femminismo, migranti, transizione, sindacato ecc) ha un/a moderatore/trice coadiuvato da un panel incaricato di fornire una breve introduzione e di redigere il sunto dei lavori e stendere l’accordo raggiunto sul contributo politico che i delegati dell’assemblea intende dare nella plenaria, dove l’obiettivo ultimo è realizzare una convergenza politica e strategica fra le varie anime dell’ecologismo radicale intorno a un fronte globale in grado di portare avanti lo smantellamento del sistema petrolifero e di difendersi dalla repressione liberticida che sempre più va diffondendosi nel Nord e nel Sud del mondo, dove le/i climattivisti sono sempre più presi di mira, dalla Francia (dissoluzione poi dichiarata illegale di Soulèvements de la Terre) all’Inghilterra (dove l3 attivist3 di Just Stop Oil vengono routinariamente arrestati per marce che rallentano il traffico e due attivisti sono stati condannati a lunghe pene detentive), alla Germania (dove le/i militanti di Letzte Generation sono stati perquisiti e indagati in tutto il paese e incriminati dalla procura della Baviera) all’Uganda (dove diversi attivisti di Students Against EACOP sono sotto processo), per arrivare all’Italia dove la canea reazionaria contro Ultima Generazione o movimento NO TAV è all’ordine del giorno sui media e nelle aule giudiziarie.

Noi che ci troviamo al Piano Terra (Ecologia Politica, Ultima, XR, Off Topic, Our Voice, Comitato Acqua, APE, Rimake, Centro Monnet for Climate Justice) ci siamo mess3 in testa di creare la Prima Internazionale dell’Anticapitalismo Verde e per far questo abbiamo chiamato a raccolta non solo i movimenti ma anche le idee che possano dar vita quel rizoma ecorivoluzionario che cerchiamo: Hallam (fondatore di Extinction Rebellion e rete A22) e Saito (il bestsellerista ecomarxista) – entrambi parleranno al Congresso), l’ecologia sociale di Bookchin (ci sarà Selva Varengo, specialista italiana del suo pensiero) ma anche l’insurrezionalismo della ZAD (avremo Jay Jordan e diverse zadist3), il green anarchism di Zerzan e dell’Earth Liberation Front, l’ecotransfemminismo (con l’antropologa intersezionalista Penny Travlou e la sociologa Lorenza Villani), la transizione ecologica e la decrescita (con Lele Leonardi, il ricercatore più importante sulla degrowth in Italia e non solo), l’antispecismo (avremo Marco Reggio il filosofo animalista più importante della Penisola) e il postcolonialismo: apriamo non a caso giovedì 12 ottobre con un aperitivo anticolombiano all’Isola assieme alle delegat3 di Futuros Indigenas (Messico) e Milpamérica Resiste (Honduras), oltre a CNI zapatista e alla rete El Sur Resiste che si battono contro il Tren Maya di Obrador che sta sventrando la giungla dello Yucatan, e a tutte e tutti gli altri partecipanti al Congresso Mondiale per la Giustizia Climatica.

E’ questo è solo un breve spaccato di cosa accadrà a Milano in quei giorni, perché avremo tantissimo altro ancora, fra cui la Barbie Liberation Organization da New York nel workshop di subvertising curato dall’Institute of Radical Imagination giovedì pomeriggio, giornata che si aprirà con la Conferenza stampa alla Casa della Cultura di Via Borgogna, e le azioni End Fossils = No Olympics di venerdì pomeriggio. Soprattutto avremo il contributo di Effimera nelle assemblee tematiche di sabato: Andrea Fumagalli su biocapitalismo e classe precaria e Alice Dal Gobbo sulla transizione energetica dal basso 

Insomma se volete discutere e decidere sul che fare per la rivoluzione contro il capitale fossile venite a Milano fra il 12 e il 15 ottobre!

Il programma è questo: http://www.wccj.online/first-meeting/

Alex Foti

16/9/2023 https://effimera.org/

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