Operaie delle pulizie in presidio permanente al “Pertini” di Roma
Della lotta de lavoratori del “Pertini” (ospedale pubblico in zona Pietralata, a Roma) avevamo già scritto a luglio, quando per farsi sbloccare il pagamento dello stipendio erano stati costretti ad occupare l’ingresso della direzione della Asl territoriale. Ma l’ultimo stipendio pagato è stato appunto quello di luglio, e questi lavoratori in appalto sono tornati a mobilitarsi per qualcosa che dovrebbe essere scontato: il pagamento del lavoro svolto.
Ma in questo mondo assurdo in cui un facchino che sciopera viene assassinato di fronte al proprio posto di lavoro, senza che polizia e magistratura battano ciglio, in cui con tre morti sul lavoro al giorno il governo pensa che il problema della sicurezza sul lavoro sia una normativa “troppo rigida”, in cui a chi lavora e pretende il rispetto del contratto viene detto “ringrazia che un lavoro ce l’hai”, non stupisce che addirittura il pagamento dello stipendio venga considerato un privilegio.
Come lavoratori in appalto di altri settori, anche le operaie e gli operai del “Pertini” hanno capito che il sistema degli appalti è il grande inganno con cui la Asl si lava le mani di condizioni di lavoro sempre peggiori e servizi sempre più scadenti per l’utenza (composta spesso da altri lavoratori, come nel caso del “Pertini” visto che i ricchi vanno nelle cliniche private). La richiesta di Usb e Cobas, i sindacati di base organizzatori del presidio permanente, è di internalizzare il servizio ad ottobre, data di scadenza dell’appalto della Ma.Ca. Come era una volta, prima che si decidesse di attaccare i diritti che i lavoratori s’erano conquistati con decenni di lotte.
Noi invitiamo tutti a portare la propria solidarietà a queste lavoratrici, andando a trovarle al gazebo che hanno montato come presidio permanente di lotta davanti all’edificio A del Pertini. In particolare i lavoratori di altri servizi in appalto, perché la battaglia per l’internalizzazione si può vincere solo con un grande movimento di lavoratori ed utenti che vogliono farla finita con gli appalti al ribasso, il sistema delle tangenti e degli scambi che coinvolge dirigenti pubblici e aziende private, l’erosione dei diritti dei lavoratori ed il peggioramento del servizio.
Le nuove iniziative di lotta saranno discusse in un’assemblea sindacale convocata da tutte le sigle per martedì, a partire dalle 10 del mattino.
24/9/2016 http://clashcityworkers.org
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