ADESIONE DELL’ITALIA ALL’ALLEANZA EUROPEA SUL NUCLEARE: QUANTO CI COSTERA’?

COMUNICATO STAMPA

Il ministro dell’ambiente Gilberto Pichetto Fratin ha annunciato il passaggio del nostro Paese da osservatore a membro dell’Alleanza europea sul nucleare

“Dopo la mossa di Pichetto – ha dichiarato Alberto Deambrogio, segretario piemontese del PRC-SE – viene da chiedersi che fine abbia mai fatto la nostra partecipazione all’Euratom (Comunità europea dell’energia atomica), che dal 1957 dovrebbe occuparsi di coordinare la ricerca e promuovere l’uso pacifico dell’energia nucleare tra i paesi membri”.

“L’annuncio odierno di voler seguire la Francia in una nuova disastrosa avventura nucleare non solo non risponde al quesito da noi appena posto, ma ne fa nascere immediatamente un altro, inevitabile e pesante: quanto ci costerà tutto questo?”

“Naturalmente non è dato di saperlo, come del resto non è dato di sapere quale sia il contenuto reale del Disegno di Legge che dovrebbe rilanciare il nucleare in Italia. Pichetto ha di nuovo parlato senza pudore alcuno di nucleare sicuro e affidabile, facendo spallucce di fronte ai problemi ineludibili che sono legati al nucleare da fissione, che tutto è tranne sicuro. Il ministro fantastica come sempre dei soliti reattori modulari, lontani da venire, pericolosi, ininfluenti per la transizione energetica e produttori di nuovi rifiuti da stoccare”.

“Pichetto – ha concluso Deambrogio – a ogni dichiarazione sul nucleare sembra voler lanciare il cuore oltre l’ostacolo, ma in realtà prepara un terreno minato pieno di insidie, che forse pensa di non essere poi lui a gestire. Cosa dire del resto di un ministro che prepara la strada a nuove scorie nucleari mentre manda all’aria il faticoso percorso legislativo per individuare il Deposito unico Nazionale? Bisogna prendere sul serio l’insieme di tutti questi atti, perché, anche nella loro incoerenza, ci portano poco alla volta in una nuova schiavitù nucleare di cui proprio non c’è il bisogno”.

Partito della Rifondazione Comunista

Comitato regionale del Piemonte e della Valle d’Aosta

16 giugno 2025

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