Protagoniste. Storie di donne e resistenza del Ponente Ligure

Daniela Cassini, Gabriella Badano, Sarah Clarke Loiacono
Fusta Editore, 2025

Versione interattiva https://www.blog-lavoroesalute.org/lavoro-e-salute-luglio-2025/

Archivio https://www.lavoroesalute.org/

Questo libro è un culto della memoria, una testimonianza viva del nostro paese perché riporta storie straordinarie di fatti e di persone del Ponente Ligure in un periodo particolare e determinante, quale la Seconda Guerra mondiale e la Resistenza.

La complessità e l’articolazione che hanno caratterizzato la Resistenza, sostiene Claudio Pavone nel suo studio sulla guerra di Liberazione, non ha eguali in nessun altro paese partecipante alla seconda guerra mondiale. Le forze in campo hanno lottato per tre grandi obiettivi; scacciare l’occupazione nazista, sconfiggere il regime autoritario fascista, costruire una società nuova e socialmente avanzata.
Ecco che in queste pagine emerge quella che in un certo modo è stata definita la Resistenza “taciuta” perché rappresenta il racconto pubblico della partecipazione femminile ad una lotta così importante.

Già all’inizio del secolo scorso le donne, con le loro battaglie, furono protagoniste di una delle più grandi conquiste del mondo del lavoro: il riconoscimento delle Otto Ore. Nelle campagne del vercellese e della Lomellina con i loro scioperi rovesciarono un sistema feudale ponendo un sigillo importante per il riconoscimento di quel sacrosanto diritto.

Anche il loro contributo alla causa della Resistenza fu sicuramente efficace e non fu certo facile. Tutto fu riconosciuto soltanto negli anni 60, meglio ancora negli anni 70, dove si allargarono gli studi sul ruolo che avevano avuto le donne durante la lotta partigiana e la sanguinosa guerra civile nel paese.
Con fermezza e volontà sono state ricostruite storie di vita al femminile legate a quel periodo dentro un territorio che ha rappresentato un grande punto di riferimento per la nostra Resistenza.

È un percorso curato con tanti particolari che non rappresenta soltanto la memoria locale. Ricerche e testimonianze dirette incontrano documenti e con rielaborazioni storiche riprendono ideali, sentimenti ed esperienze straordinarie.
E non è un caso che queste attenzioni si siano rivolte negli anni settanta e pesa molto alla storia questo silenzio di trent’anni di vita repubblicana.

Anni settanta. Quando il movimento femminista ha alzato la voce e l’eco ha cominciato a diffondersi, ecco che anche queste storie con le donne protagoniste si sono unite al coro. Anche le storie più scontate, quelle che non erano legate a un ideale, ma necessarie.
E sono tre donne, Daniela Cassini, Gabriella Badano e Sarah Clarke Lojacono, a raccontare, con passione e anche con scrupolo, perché le interviste sono sorrette da un meticoloso lavoro di archivio e di ricerca, sicuramente un lavoro faticoso, utile.

Ecco Gilda Piana di Diano Marina: Io non sono diventata partigiana per amor di patria, ma per amor di Pippo, il comandante di brigata, il fidanzato.
Era un amore che sfidava il pericolo e che guardava il futuro, comunque una lezione non da poco.
E non solo. La lotta per la libertà l’avevano fatta in molti modi: da staffette, portando nella borsa, nella bicicletta o nel pane messaggi cifrati. La solidarietà nelle cose quotidiane si trasformò rapidamente in azione politica: un nuovo protagonismo femminile che procurava cibo, armi, medicinali, scarponi e coperte.

Queste donne, alla fine della lotta di Liberazione, non si fecero avanti per ritirare medaglie o avere riconoscimenti. Ripresero una vita normale, moglie, madre, famiglia e lavoro. Tutte però espressero un pensiero che era sulla bocca di quelli che avevano dato un contributo per la conquista della libertà: avevamo imparato, nella Resistenza, la solidarietà con il prossimo, pensavamo che una simile solidarietà non dovesse finire mai. E invece, dopo qualche anno, era scomparsa senza lasciare traccia, dal nostro spirito, dal mondo, dal nostro paese.

Un libro che vuole conservare il ricordo, lasciare una radice viva nella memoria arricchito di fotografie, di trascrizione di documenti storici che riprendono vita emergendo da archivi polverosi e, a volte, inaccessibili, pronto ad offrirci l’immagine di un’altra Resistenza.
Ora e sempre Resistenza!

Giorgo Bona

Scrittore- Collaboratore redazione di Lavoro e Salute

Versione interattiva https://www.blog-lavoroesalute.org/lavoro-e-salute-luglio-2025/

Archivio https://www.lavoroesalute.org/

0 commenti

Lascia un Commento

Vuoi partecipare alla discussione?
Sentitevi liberi di contribuire!

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *