MALATI CRONICI NON AUTOSUFFICIENTI, CONTINUITÁ DELLE CUREE CONVENZIONI NEGATE DALL’ASL CITTÁ DI TORINO CHE FINE HANNO FATTO GLI IMPEGNI PRESI DAL CONSIGLIO COMUNALE DI TORINO?
Lo chiediamo ai Consiglieri e alla Giunta
lunedì 9 dicembre 2024 dalle 14
in piazza Palazzo di Città
(volantinaggio alla cittadinanza e incontro con i Consiglieri disponibili)
Dopo le Atp, l’Egizio, il Rugby, il Torino Film Festival, la Maratona e un’Amministrazione comunale concentrata sui “giorni esaltanti” per (una parte) di Città… i torinesi – che faticano con i loro familiari anziani malati cronici non autosufficienti, ai quali vengono quotidianamente sottratti diritti – chiedono attenzione e misure concrete.
LA MOZIONE 46 RIMANE LETTERA MORTA?
Nella Mozione n. 46 approvata dal Consiglio comunale il 17 giugno 2024 si impegnavano Sindaco e Giunta ad attivarsi tempestivamente nei confronti dell’Asl Città di Torino per ottenere i dati aggiornati delle valutazioni Uvg che hanno riconosciuto il diritto al ricovero in Rsa, ma hanno negato il diritto alla convenzione, relativi agli anni 2022, 2023 e 2024 e sapere se i Direttori sanitari di distretto hanno segnalato il fabbisogno alla Direzione generale dell’Asl Città di Torino. E, se sì, quali iniziative ha assunto la Direzione generale per soddisfare la prestazione richiesta, che è un Lea?
Sei mesi dopo l’approvazione della mozione, su entrambi i punti NESSUNA NOTIZIA.Nel frattempo, le Unità valutative continuano a negare la quota sanitaria a centinaia di malati torinesi molto gravi! Il Comune sembra aver abdicato al suo ruolo di comunicazione all’Azienda sanitaria e alla Regione del fabbisogno di salute della sua popolazione.
Ricordiamo che il Sindaco Lo Russo e l’Assessore Rosatelli, nel rispetto del loro ruolo di indirizzo e programmazione dell’attività sanitaria e socio-sanitaria, hanno obblighi precisi nei confronti dei Direttori di distretto e della Direzione generale circa la programmazione delle attività territoriali (Pat) e gli obiettivi e destinazione delle rispettive risorse (L.R. 18/2007 e Deliberazione di Consiglio Regionale n. 257-25346 del 20/12/2022), allo scopo di superare le criticità delle liste di attesa in Rsa e per il domicilio.
Il Comune di Torino lascia mano libera all’Azienda sanitaria sui tagli, venendo meno alla normativa che indica nella Città di Torino il soggetto che ha voce in capitolo nella programmazione per «l’espressione del parere obbligatorio» sulle «attività socio-sanitarie» e sull’atto del Direttore Generale con il quale viene approvato il programma delle attività dell’Asl.
CONTINUITÁ DELLE CURE E CAMPAGNA INFORMATIVA. CHI LI HA VISTI?
- La mozione 46 impegnava inoltre Sindaco e Giunta a chiedere quali azioni intende intraprendere il Comune di Torino, perché sia ritirata la Dgr 10-5445/2022 (illegittime cure a tempo post-ospedaliere) dalla Giunta regionale del Piemonte. Inoltre, impegnava la Città a realizzare una campagna informativa rivolta alla cittadinanza, di concerto con le associazioni aderenti al Consiglio dei Seniores e le Circoscrizioni cittadine…
- Anche su questi impegni, zero notizie. Intanto, gli ospedali continuano a dimettere gli anziani malati cronici non autosufficienti in strutture senza adeguata copertura sanitaria, per ricoveri temporanei che espongono le famiglie al ricatto del ricovero privato, in media 3.500 euro al mese e nessuna iniziativa informativa finora, per mettere al corrente i torinesi sui loro diritti.
COSA CHIEDIAMO?
Le organizzazioni di tutela dei malati cronici non autosufficienti chiedono al Comune di Torino che Consiglio e Giunta convochino con urgenza l’Asl Città di Torino in IV Commissione consiliare pretendendo dati trasparenti. Non servono totali generici di convenzioni (dove anche il solo mese pagato con Dgr. 10/2022 di dimissione post-ospedaliera entra nel conto totale insieme alle convenzioni definitive). Dobbiamo sapere quante convenzioni definitive sono state attivate, da quando lo sono e quante sono ancora attive; inoltre deve essere calendarizzato un monitoraggio periodico (peraltro, previsto dalla delibera 45/2012 regionale) per avere informazioni reali sull’andamento delle liste di attesa.
L’obiettivo delle istituzioni deve essere l’eliminazione delle insostenibili liste di attesa dei malati non autosufficienti (ogni caso al quale viene negato il ricovero, se provvede privatamente, deve pagare 3.500 euro al mese). Il Comune deve chiedere all’Asl e alla Giunta regionale:
- l’aumento sensibile delle convenzioni definitive e di lungo periodo per i ricoveri in Rsa;
- l’abrogazione della delibera 10/2022 e la definizione di un vero percorso di continuità terapeutica;
- la convocazione di Commissioni permanenti di monitoraggio dell’operato dell’Asl, aperte ai cittadini e alle associazioni.
Basta “girarsi” dall’altra parte”! Non c’è solo la città delle paillettes…
La Torino indifesa chiama. Il Comune risponde?
Andrea Ciattaglia
CSA – Coordinamento Sanità e Assistenza fra i movimenti di base 10124 TORINO – Via Artisti, 36
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6/12/2024
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