La stupidità e le sue leggi

Carlo M Cipolla
  • di Alba Vastano

‘‘Contro la stupidità gli stessi Dei combattono invano’ ( Friedrich Schiller), E’ più semplice comprendere la logica dell’azione di un bandito che, di uno stupido. Eh sì, perché uno stupido, spesso ragiona fuori contesto, non collega cause ed effetti nei ragionamenti ed è convinto di affermare sempre una verità assoluta, inconfutabile. Secondo lui. Spesso è talmente convinto di avere la verità in tasca e di saper risolvere i problemi del mondo che il malcapitato che tenta di portarlo sulla via di un ragionamento ampio per confrontare i diversi punti di vista viene messo a tacere, precludendo così ogni possibilità di un confronto. La sua illogicità non deriva solo da una qualsiasi presunzione, ma è, soprattutto, stupidità. Accade abitualmente nei talk show televisivi, laddove una banda di stupidi blateranti mette a tacere l’unico ospite che tenta di affermare qualcosa di sensato, provando a svelare quanto siano senza fondamento logico certe bizantine affermazioni.

Eppure la stupidità non è peculiarità comportamentale di pochi. La stupidità non è certo rara. Non è neanche caratteristica di una personalità disturbata. Lo stupido non è lo sciocco del villaggio o il buffone di turno. Spesso ha anche un buona cultura generale ed occupa posti professionali di prestigio. La stupidità è piuttosto diffusa, ma non è così scontato coglierla. A volte non si coglie affatto o non si vuole cogliere per interessi personali a non contraddire il personaggio che ha un qualsiasi potere di qualsiasi natura, ma che si riconosce come uno stupido. Ebbene sì, chi è stupido, ma ha acquisito una forma di potere , viene lasciato parlare all’infinito e gli si concedono spazio e tempo che ad altri vengono negati. Spesso, diventa l’ospite d’onore in un dibattito o, semplicemente, in un convivio fra amici.

Perché accade? Perché lo stupido non sapendo di esserlo e piuttosto sicuro di sé, di ciò che afferma, non ha dubbi. Arriva persino ad avere un certo fascino comunicativo , tanto da far presa sulle masse generando infiniti consensi verso se stesso. Infatti non sono rare le persone, che potremmo sinceramente definire stupide, ad occupare posizioni sociali di prestigio.

Nel campo della politica, dell’economia o della scienza ad esempio,laddove chi sta alla cabina di comando ha un potere di alto livello che influisce su milioni di persone. Da questo dato di fatto non è poi così difficile comprendere come il potere dia infinito credito nella percezione comune, accresca il potenziale nocivo di una persona stupida e quanto è alto il rischio che quella persona diventi estremamente pericolosa.

Dobbiamo chiarire quali sono i pericoli della stupidità e perché la persona portatrice di stupidità può arrivare ad ottenere un potere sulle masse. Succede che una persona logica e razionale non comprenda di trovarsi davanti ad uno stupido, semplicemente perché non conosce le caratteristiche della stupidità. E come parlare con qualcuno di cui non si conosce il codice linguistico e tantomeno la cultura. In realtà è solo uno stupido. E’ molto più semplice comprendere le motivazioni di un malavitoso, perché costui segue una logica, per quanto perversa. Facile da recepire. Ci si aspetta che un ladro rubi, così come un misogino odi le donne. Comportamenti iniqui, ma prevedibili, a cui è possibile opporsi, premunirsi e difendersi.

Quando si ha a che fare con una persona stupida spesso, si resta spiazzati. Perché l’attacco è imprevedibile e nonostante si tentino di fare molteplici tentativi, non si riesce a riportare il discorso sulla linea della razionalità. Lo stupido è talmente irrazionale che rende difficile qualsiasi contrattacco. Inoltre è anche una questione di consapevolezze. La persona intelligente sa di esserlo. Il malavitoso sa di delinquere. Lo sprovveduto è sempre pervaso da un senso di inadeguatezza e ne è cosciente. Lo stupido non sa di esserlo. Pensa di saperne una più del diavolo e di avere una mente illuminata. Questa incoscienza del suo povero stato mentale lo porta ad acquisire una sicurezza ostinata fuori luogo, a non nutrire mai dubbi su quanto afferma.

Ciò conferisce un maggiore impeto e forza ai suoi astrusi ragionamenti e comportamenti. Lo stupido per antonomasia, ad esempio, è colui che, sfoggiando un sorriso ironico permanente, straparla con la convinzione di essere suadente. Fra la gente comune, accomunata da un pensiero omologato, può diventare un leader , perché il pensiero critico è faticoso da elaborare e non è per tutti. Il pericolo è che stuoli di persone sprovvedute lo seguiranno e gli offriranno il consenso. Ciò che è preoccupante e inspiegabile è che, talvolta, può accadere che anche le persone intelligenti non riescano a riconoscere il potere devastante della stupidità. Talvolta tentano, gli intelligenti, di convertire lo stupido a più razionali e logici ragionamenti, allettati dall’atteggiamento sorridente e persino amabile dello stupido di turno. Invece è persona malefica per se stesso e per la collettività.

Dal saggio di Carlo M. Cipolla “Le leggi fondamentali della stupidità”.

La prima legge fondamentale sulla stupidità

‘Sempre ed inevitabilmente ognuno di noi sottovaluta il numero di individui stupidi in circolazione

L’autore la spiega così: ”La prima legge impedisce di attribuire un valore numerico alla frazione di persone stupide rispetto al totale della popolazione. Qualsiasi stima risulterebbe una sottostima

La seconda legge fondamentale sulla stupidità

‘La probabilità che una certa persona sia stupida è indipendente da qualsiasi altra caratteristica della stessa persona’

…essa comporta – spiega lo storico – che sia che si frequentino circoli eleganti o che ci si rifugi fra i tagliatori di teste della Polinesia, che ci si chiuda in un monastero o che si decida di trascorrere il resto della propria vita in compagnia di donne belle lussuriose, il fatto che permane è che si dovrà sempre affrontare la stessa percentuale di gente stupida,percentuale che ,in accordo con la prima legge supererà sempre le più nere previsioni

La terza legge fondamentale sulla stupidità

‘Una perdona stupida è una persona che causa un danno ad un’altra persona o gruppo di persone, senza, nel contempo realizzare alcun vantaggio per sé o addirittura subendo una perdita’

La nostra vita- scrive il saggista – è anche punteggiata da vicende in cui noi si incorre in perdite di denaro, tempo, energia, appetito, tranquillità e buonumore a causa delle improbabili azioni di qualche assurda creatura che capita nei momenti più impensabili e sconvenienti a provocarci danni e difficoltà, senza aver assolutamente nulla da guadagnare. … c’è una sola spiegazione: la persona in questione è stupida

La quarta legge fondamentale sulla stupidità

Le persone non stupide sottovalutano sempre il potenziale nocivo delle persone stupide. In particolare i non stupidi dimenticano costantemente che in qualsiasi momento e luogo, associarsi con individui stupidi si dimostra infallibilmente un costosissimo errore’
“Nei secoli dei secoli –
scrive lo storico nel suo saggio – nella vita pubblica e privata innumerevoli persone non hanno tenuto conto della quarta legge fondamentale e ciò ha causato incalcolabili perdite all’umanità

La quinta legge fondamentale sulla stupidità

La persona stupida è il tipo di persona più pericoloso che esista. Lo stupido è più pericoloso del bandito

Quando gli stupidi si mettono all’opera- afferma Carlo M Cipolla nel suo saggio -causano perdite d altre persone, senza realizzare dei vantaggi per se stessi. Ne consegue che la società intera si impoverisce

E dopo questa disamina un po’ estemporanea sui pericoli e sull’ incoscienza della stupidità, un dubbio si presenta. Se i presunti intelligenti non riconoscono d’emblée di avere a che fare con la stupidità, scambiandola per altri aspetti della personalità degli interlocutori, per caso o per natura potrebbe essere che la stupidità è connaturata , in vari gradi e percentuali, nell’intelletto umano. E che forse ognuno di noi è stupido di qualche stupidità?

Fonti:
‘Allegro, ma non troppo/ Le leggi fondamentali della stupidità umana’- Autore: Carlo M Cipolla- Ed. il Mulino

‘Breve trattato sulla stupidità umana’. Autore : Ricardo Moreno Castillo- Ed. Graphe.it

‘La stupidità strategica’- Autore: Giorgio Nardone – Ed. Garzanti

‘Per una sociologia della stupidità umana’- Romolo Capuano

Alba Vastano
Giornalista. Collaboratrice redazionale di Lavoro e Salute

9/2/2023 (Foto: Il sole 24 ore/libriantichionline/ Marketers life)

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